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Avena

Prima era l’alimento principe per gli equini (avenina è stimolante per le funzioni biologiche dei cavalli). Utilizzo anche per l’alimentazione umana (fiocchi d’avena e fermentazione per whisky).
L’infruttescenza non è una spiga ma una pannocchia peduncolata. Specie: barbata, abissinica, sativa (coltivata), fatua (selvatica), ecc. Si possono anche distinguere per il colore: rosse, nere (miscugli per foraggi). Possono anche essere distinte tra cariossidi nude (poco utilizzate e meno produttive) e vestite. Può essere distinta dalla ligula evidente e dalla presenza della pannocchia. L’Avena bizantina non è molto coltivata per cui è diventata un’infestante del frumento. L’avena è più alta del frumento, più fogliosa, le foglie basali non seccano (+ foglie, miglior qualità) ed è più tardiva.
Si adatta di più alle zone umide e a terreni con pH acido, di meno ai climi caldi.
Avversità: allettamento, ruggine e mal del piede.
Nella rotazione occupa il posto della coltura sfruttante. La preparazione del terreno è come il frumento.
Concimazioni: 100-150 kg/ha di N; 50-75 kg/ha di P2O5 no K.
Abbiamo 350-450 spighe/ha da 100-150 semi/ha. La capacità di accestimento è superiore. Epoca di semina: da fine ottobre a dicembre, ci sono cultivar alternative primaverili usate in Nord-Europa.
Produzioni medie: 25 q/ha, al massimo si raggiungono 50 q/ha. Si raccoglie quando non sono ancora presenti i semi (prima del riempimento della cariosside) perché questi sono appetibili dai topi.

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