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La base imponibile e le rettifiche di consolidamento


L’opzione per il consolidato comporta la tassazione del reddito complessivo globale corrispondente alla somma algebrica dei redditi complessivi netti delle società del gruppo che hanno optato per il consolidato, con alcune rettifiche denominate “rettifiche di consolidamento”.
Si tiene conto, oltre che del reddito complessivo della controllante, del reddito complessivo di ciascuna controllata, indipendentemente dalla quota di partecipazione posseduta dalla controllante.
Si sommano sia gli imponibili positivi sia le perdite dell’esercizio.
Le perdite fiscali relative ad esercizi precedenti l’opzione per il consolidato possono essere utilizzate solo dalle società che le hanno prodotte.
Il reddito complessivo globale è calcolato apportando alla somma algebrica di redditi perdite le seguenti rettifiche di consolidamento:
a. variazione in diminuzione per un importo corrispondente alla quota imponibile dei dividendi distribuiti dalle società controllate (si realizza, così, la detassazione degli utili all’interno del gruppo);
b. variazione in diminuzione o in aumento per effetto della rideterminazione del pro-rata patrimoniale di indeducibilità degli interessi passivi;
c. variazione in diminuzione per un importo corrispondente alla differenza tra il valore di libro e quello fiscalmente riconosciuto dei beni trasferiti infragruppo (vengono così detassate le plusvalenze).
Se la somma algebrica è negativa, la perdita fiscale del gruppo compete alla società controllante, che può riportarla a nuovo secondo le regole ordinarie di utilizzarla per compensare il reddito imponibile del gruppo dei periodi di imposta successivi.

Tratto da CONCETTI SUL DIRITTO TRIBUTARIO E SULL'IVA di Stefano Civitelli
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