Skip to content

Valore della categoria delle entrate tributarie


Dopo avere esaminato le varie molteplici prestazioni che sogliono ricondursi all’unitaria categoria delle entrate tributarie, merita valutare l’opportunità o meno di mantenere in vita quest’ultima.
Ricordato che alla fine, la contrapposizione che rileva sotto il profilo qui specificamente considerato si riduce nella sostanza a quella tra imposta e tassa, non dovrebbe meravigliare più di tanto il nostro fermo convincimento è che la categoria in questione non si giustifica ed è anzi suscettibile di risultare fuorviante.
Invero, una volta ha posto l’accento non solo sulla causa ma anche e soprattutto sul titolo giustificativo delle prestazioni che danno vita alle varie tipologie di entrate, la distinzione tra imposta e tassa si appalesa netta, sicché viene a mancare qualsiasi possibilità di un accostamento dei due istituti.
In conclusione, conviene abbandonare la omnicomprensiva e tradizionale categoria delle entrate tributarie di cui ci stiamo occupando e provvedere invece ad appropriate aggregazioni intorno alle due figure dell’imposta e della tassa; per poi verificare la possibilità di far confluire entrambe, eventualmente insieme ad altre prestazioni variamente denominate, nella più ampia categoria delle prestazioni coattive enucleata dall’articolo 23 cost.

Tratto da CONCETTI SUL DIRITTO TRIBUTARIO E SULL'IVA di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.