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Islam: imposizioni e tolleranza rispetto alla poliginia


Come l’Ebraismo per molta parte della sua storia, anche l’Islam è certamente poligamico. Se nella Bibbia la poligamia è una pratica quasi data per scontata, nel Corano è lo stesso Dio che si incarica di giustificarla.
La monogamia è un’imposizione: una società rigorosamente monogamica non tollera che si moltiplichino i rapporti coniugali. La poliginia, invece, non è, non può essere imposta: essa convive con un’infinità di unioni monogamiche.  Anzi, a ben vedere le unioni poligamiche passano quasi inevitabilmente attraverso situazioni di fatto monogamiche: all’inizio di una famiglia poligamica, quando un uomo comincia a sposare uro sola donna, o alle vicende della vita che dopo un po’ di anni possono ridurre una famiglia poligamica a una situazione monogamica. Anche sotto il profilo strutturale, insomma, la poligamia ospita e conosce entro di sé la monogamia.

Passaggi, trasformazioni, scivolamenti
Occorre vedere poligamia e monogamia come due situazioni che nel tempo possono mutare e intrecciarsi tra loro. Proprio come la poliginia contiene entro di sé, come momento o fase della vita, la monogamia (si è monogami prima di diventare poligami), così la monogamia può nel tempo prendere la forma di matrimoni plurimi. Questo è quanto avviene anche ‘da noi’.
Con lo scioglimento dei vincoli matrimoniali e con i ‘ri-matrimoni’. Sono due gli eventi che possono sciogliere i vincoli matrimoniali: la morte e i divorzi.
La chiesa ha a lungo scoraggiato il ‘ri-matrimonio’ dei vedovi, per la possibilità che la poligamia si vada a impiantare nell’aldilà. Sul divorzio invece non si transige.

Tratto da CONTRO NATURA (UNA LETTERA AL PAPA) di Anna Bosetti
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