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Uno schema d’intervento innovativo: il fondo dei fondi

Al fine di ampliare il bacino di accesso al sistema finanziario da parte dell’industria del venture capital sono stati sviluppati degli schemi di intervento volti a coinvolgere altre tipologie di investitori, principalmente banche,finanziarie d’investimento, fondi pensione, permettendo loro di effettuare investimenti anche nel venture capital  ma senza un intervento diretto nella gestione degli stessi. Il fondo dei fondi rappresenta uno dei principali e più innovativi strumenti a disposizione del sistema finanziario per ampliare la numerosità e la tipologia di operatori che investono nel segmento del venture capital. Inoltre attraverso questo strumento è possibile sviluppare una collaborazione tra sistema finanziario e altri soggetti investitori non professionali, principalmente il settore pubblico.
L’iniziativa parte da alcuni soggetti promotori, per esempio istituzioni pubbliche e/o soggetti finanziari, che hanno interesse a fare affluire risorse al sistema delle imprese a base tecnologica. Essi costituiscono una società di gestione del risparmio, che sarà il gestore del fondo, la quale lancia la raccolta di capitali presso soggetti investitori potenzialmente interessati al capitale di rischio nelle imprese a base tecnologica ma che non sono disposti a investire direttamente poiché non hanno le competenze necessarie per svolgere quest’attività. La missione del fondo così costituito è quella di investire a sua volta in fondi chiusi di venture capital che operano nel finanziamento alle imprese a base tecnologica.
L’obiettivo del fondo è sempre di natura economica ma l’obiettivo del ritorno dell’investimento complessivo può essere ridotto rispetto ai livelli considerati  normali laddove, per esempio, vi siano dei sottoscrittori di matrice pubblica che accettano una remunerazione più contenuta (il rendimento minimo), a favore del perseguimento dei loro obiettivi di politica industriale.
I gestori della SGR avranno il compito di selezionare i fondi del venture capital nei quali investire. Solitamente per ogni singolo fondo non è possibile sottoscrivere quote oltre una certa percentuale del patrimonio complessivo del fondo poiché, se il fondo fosse partecipato in modo maggioritario o totalitario, si andrebbe a concentrare gli investimenti in pochissimi operatori.
La sottoscrizione di quote in fondi di venture capital che operano con specializzazioni tecnologiche  e geografiche diverse consentono di applicare indirettamente un elemento di differenziazione degli investimenti nelle imprese a base tecnologica finanziate e quindi consentire una riduzione del rischio specifico sopportato.

Tratto da CORPORATE E INVESTMENT BANKING di Alessandra Depaola
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