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Didattica di Dewey ed esperimento di Chicago

Didattica di Dewey ed esperimento di Chicago

L'istituzione di Chicago in cui la scuola è direttamente collegata all'università è uno dei primi esempi di scuola attiva.
Il primo livello è quello di una scuola dell'infanzia dai 4 ai 6 anni in cui i bambini soddisfano interessi elementari come il cibo e la casa e l'attività prevalente è il gioco, inoltre vi sono attività di vita pratica quotidiana in collaborazione con gli adulti.
Tra i 6 e i 7 anni vi è un anno di transizione caratterizzato dalla scoperta di giochi di costruzione che avviano al lavoro scolastico, si pongono qui le premesse per la scuola primaria.
La scuola primaria va dagli 8 ai 12 anni, qui il laboratorio è il metodo privilegiato di lavoro (falegnameria, tessitura, cucina....) con le quali si costruiscono le conoscenze linguistiche, geografiche, scientifiche e storico sociali inoltre si favorisce la socializzazione e l'educazione morale.
Vi è poi un altro periodo di preparazione dai 12 ai 14 anni e poi l'alunno affronta la scuola secondaria che va dai 14 ai 18 anni che è una scuola pre- professionalizzante ma anche formativa come ricerca del fondamento dei saperi, qui si fanno ricerche attorno ad aree di progetto in cui tutte le discipline concorrono all'indagine riguardante un unico argomento di studio.
L'approfondimento e la specializzazione sono destinati all'apprendimento universitario.
L'obbiettivo era quello di educare al cambiamento e alla capacità di ricercare soluzioni sempre nuove.
I principi di metodo sono 5:
L'allievo deve partire da un'attività genuina di esperienza
va affrontato un problema reale affinché esso stimoli il pensiero
va fornito il materiale informativo che permette le opportune ricerche
l'alunno potrà sviluppare in modo organico le soluzioni che gli vengono in mente.
l'alunno deve avere la possibilità di verificare e sue idee per mezzo dell'applicazione.

Dewey spiega in “Come pensiamo” in che modo la scuola può educare ad una capacità di pensiero allo stesso tempo razionale ma creativa. Questo metodo muove:
dalla curiosità
dalla suggestione
dall'ordine
Molto importante è per Dewey la verifica effettuata attraverso l'interrogazione come occasione per risvegliare negli alunni nuovi interessi, occasioni per una discussione continua, dovrebbe servire a suscitare la sensazione di un nuovo problema che deve ancora essere risolto.

La tesi che viene maggiormente criticata nel pensiero di Dewey riguarda il concetto di esperienza in quanto vi sono esperienze non educative che non concorrono a promuovere lo sviluppo, anche Dewey è d'accordo e in “esperienza ed educazione” afferma che è necessario valorizzare il ruolo del maestro che deve orientare il fanciullo nell'esperienza.

Tratto da CULTURA PEDAGOGICA - LA STORIA di Selma Aslaoui
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