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Il protocollo di valutazione dell'insonnia


Il processo diagnostico dell’insonnia in un setting specialistico comprende 2-3 sessioni individuali di valutazione clinica, che prevedono la formulazione di ipotesi da verificare sia nella fase iniziale della valutazione sia lungo il percorso che si può suddividere in tre incontri, che corrispondono a  tre passi:
Incontro 1/Passo 1: si richiedono al paziente informazioni dettagliate del disturbo del sonno e informazioni anagrafiche, mediche e psicologiche. Gli strumenti utilizzati: intervista strutturata sui disturbi del sonno, colloquio, ed eventualmente questionari di screening. Questa fase consente al clinico di formulare una prima ipotesi su entità e tipologia del disturbo di insonnia.
Incontro 2/Passo 2: si incoraggia il paziente ad automonitorare il proprio sonno per 1-2 settimane con il diario del sonno. I dati del diario serviranno per:
definire tipo, frequenza e gravità del disturbo del sonno;
valutare i fattori che possono modulare il disturbo (eccesso di sonnellini diurni, farmaci assunti in orari impropri, eccessivo tempo a letto, irregolarità di orari);
evidenziare le prime eventuali discrepanze fra la rappresentazione del disturbo fornita nel primo colloquio e gli effettivi andamenti del sonno. Nel caso di incongruenze, si potrà valutare il ricorso ad una rilevazione obiettiva (actigrafia o polisonnografia);
approfondire la valutazione psicologica mediante somministrazione di test.
Incontro 3/Passo 3: dall’analisi dei dati raccolti si definisce la diagnosi operativa che guiderà il trattamento. Se l’insonnia risulta “in primo piano” (IP) si procede al trattamento cognitivo-comportamentale. Se invece il disturbo risulta secondario ad altri disturbi medici (insonnia secondaria) si provvede all’invio specialistico per la cura del disturbo sottostante.

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