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Stelle e corpi celesti nel "De natura deorum"



Le stelle nascono dalla parte più pura dell'etere e non son mescolate ad altro elemento, sono calde e traslucide quindi viventi e dotate di sensibilità e intelligenza. Il calore e lo splendore del sole sono più intensi di ogni altra cosa..quindi il sole ha a che fare col calore di cui parlavamo. Se è il fuoco corporeo che dà vita e salute, allora il sole sarà di questa natura siccome illumina riscalda ecc. Quindi poichè il sole è simile al fuoco che è nei viventi, allora anche il sole e i corpi celesti che si originano nel calore dell'etere devon esser vivi. Un essere nato nell'etere avrà sensibilità più acuta. Siccome le stelle si originano nell'etere è logico che abbian sensibilità e intelligenza. Quindi van annoverate tra gli dei. Infatti vediamo che chi abita in regioni dove l'aria è più pura e sottile ha intelligenza più penetrante. L'ordine e la regolarità degli astri sono un segno della loro sensibilità e intelligenza. In essi nulla è accidentale. Ma l'ordine delle stelle è razionale e non casuale..quindi le stelle si muovono spontaneamente per propria sensibilità e carattere divino. Ciò che si muove per natura o cade verso il basso o sale verso l'alto. Ma negli astri non accade ciò perchè si muovono circolarmente..dobbiam concludere che gli astri si muovono volontariamente. L'esistenza degli dei è dunque evidente. Resta da considerare il carattere della natura divina. La difficoltà del problema ha indotto gli ignoranti a pensare antropomorficamente gli dei. Siccome noi (1) abbiamo un prenozione ben definita secondo la quale il dio è in 1° luogo un essere vivente, poichè niente in tutta la natura gli è superiore (2), non vedo quale altra opinione sia compatibile con questa nostra prenozione se non quella secondo cui questo stesso mondo è essere vivente e divino. Qui Epicuro è convinto che gli dei esistano. Ma nulla è superiore al mondo, nè si può dubitare che un essere vivente e dotato di sensibilità ragione e mente sia superiore a uno che ne è privo.  Quindi il mondo è un essere vivente dotato di tali cose. Quindi il mondo è Dio. Questo si comprenderà meglio sulla base delle operazioni che il mondo compie. La figura più bella è quella senza asperità o sporgenza, vedi sfera e circolo...

Tratto da "DE NATURA DEORUM" DI CICERONE di Dario Gemini
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