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La comunicazione nel procedimento pubblico e privato

La prima esigenza è la comunicazione di avvio di un procedimento che riguarda il privato,  che il responsabile del procedimento amministrativo dovrà fare.
Deve contenre, nome amministrazione procedente, responsabile procedimento, oggetto, termini di conclusione, luogo dove reperire informazioni. (deroga di comunicazione in casi urgenti di celerità).
Grazie a questa , il privato può intervenire, prendendo visione degli atti e presentando documenti e memorie, che impongono all'mministrazione l'obbligo di valutarli se sono pertinenti all'oggetto.
Possono intervenire anche portatori di interessi diffusi.Se un istanza del privato non viene accolta , deve essere motivata, e il privato ha 10 giorni per replicare al rigetto, per iscritto, i termini del procedimento sono sospesi per il periodo dalla comunicazione di rigetto e le repliche.
L'accesso ai domcumenti: la nuova normativa in sostituzione all vecchioo statuto degli impiegati pubblici, sostituisce il principio di segretezza con quello di trasparenza.
1)legittimati all'accesso ai documenti sono i privati, i portatori di interessi diffusi.Le richieste d'accesso devono riguardare fatti diretti e concreti ai quali si è legati dalla tutela di un proprio interesse.
2)l'oggetto sono i documenti amministrativi ma anche di tipo privatistico in senso ampio, nel senso che l'accesso ai documenti è di piu ampio  raggio della sfera  del procedimento. Infatti puo riguardare documenti che non fanno aprte del procedimento ma sono cmq collegabili ad esso.
3)L'amministrazione può differire l'accesso ad un momento successivo. Il diritto di accesso è escluso in alcuni casi determinati: quelli coperti da segreto di stato, e quelli contenenti informazioni di carattere psico attitudinale e tutti quelli che riguardano la vita privata di persone fisiche, peril diritto alla riservatezza.
4)la richiesta può essere negata inoltre se l'istante, non motiva o non è legittimato ad accedere.
Contro il rifiuto, si può ricorrere al TAR entro trenta giorni., decisione appellabile poi al consiglio di stato.
La conclusione del procedimento:L'obbligo a procedere entro un termine certo, esiste quando l'imput avviene da privato per la richiesta di un provvedimento tipico favorevole(autorizzazioni nulla osta ecc). Non è obbligatorio , per richieste di annullamento di un provvedimento sfavorevole.
Il termine prestabilito di conclusione deve essere adottato per regolamento governativo, o se si tratta di enti pubblici dalla legge o da un atto organizzativo interno. O in mancanza di termine entro il termine perentorio di 90 giorni. E in ogni caso anche quando il termine è disposto dalla stessa amministrazione non può discostarsi molto da tale parametro.

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Antonio Grisolia
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