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Le antinomie normative e i criteri per la loro risoluzione: criterio interpretativo


La presenza nell’ambito di uno stesso ordinamento di una pluralità di fonti e la possibilità che ciascuna di esse operi ripetutamente in tempi diversi può determinare l’insorgere di antinomie normative.
Da qui la necessità per ogni ordinamento di dettare all’interprete ed in genere all’applicatore del diritto criteri atti a risolvere le antinomie che possono riscontrarsi:
Criterio interpretativo: si tratta di dare coerenza sistematica alle diverse disposizioni e ai diversi fatti normativi presenti nell’ordinamento, attribuendo loro un significato logico e coerente in modo da rendere compatibili disposizioni che a una prima lettura potrebbero apparire in contrasto (ad esempio, attraverso il tradizionale criterio della specialità, ovvero attraverso interpretazioni estensive o restrittive, ecc…).

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