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L'illegittimità del provvedimento: la violazione di legge

L'illegittimità del provvedimento: la violazione di legge


Se il metodo residuale (per il quale ogni vizio che non sia incompetenza né eccesso di potere sia violazione di legge) risulta improduttivo, parimenti improprio è il tentativo di riassumere nella violazione di legge ogni figura di illegittimità: infatti eccesso di potere e incompetenza hanno una precisa conformazione.
È opinione dell'autore che la violazione di legge sia un vizio tipico degli atti e dei provvedimenti amministrativi, visti come espressione di un esercizio di un potere amministrativo. Lo stato viziato invalidante l'atto è costituito dall'infrazione di quello schema legale previsto da una norma per il legittimo esercizio del potere.
Per legge si deve intendere qualsiasi norma giuridica valida che predisponga con previsione cogente uno schema normativo che possa e debba essere osservato dall'amm. procedente, senza limitarsi ad una indicazione di tipo programmatico o a contenuto didascalico. La regola deve dare un preciso schema legale che deve essere tradotto in un concreto esercizio in questo caso, non più discrezionale del potere: nell'atto e nel suo procedimento di formazione.   
Non avrebbe senso riconoscere nell'infrazione di un principio generale, una violazione di legge: il principio è canone di comportamento per l'amministrazione. Nell'esercizio del suo potere il soggetto agente deve conformarsi al principio, senza ricevere da questo alcuno schema normativo che vincoli l'esercizio discrezionale dell'attività funzionalizzata.
La violazione di legge appare come un vizio di facile rilevazione: è semplice quando la violazione consiste in una mancata, totale, applicazione di quella norma che predispone lo schema legale cui si deve attenere l'amm. agente nell'esercizio vincolato del suo potere. Tutt'altro che semplice è la rilevazione nel caso della cd. Falsa ed erronea applicazione della norma.
Nel caso concreto l'interprete dovrà verificare se la schema normativo sia stato pienamente e puntualmente osservato in quello schema speculare adottato dall'amm. agente nel provvedimento o nel suo procedimento di formazione: se non vi sia una piena e puntuale corrispondenza, c'è falsa o erronea applicazione della norma e quindi il vizio della violazione di legge (quindi un momento dell'esercizio del potere amm. è vincolato, dovendo obbedire ad uno schema legale).
L'infrazione di queste regole ha un suo spessore invalidante autonomo che non poterebbe essere ricercato alla rinfusa, in termini residuali rispetto l'eccesso di potere o l'incompetenza.  
Si deve comunque ricordare che l'illegittimità non coincide senza residui con la violazione di legge, sicché sarebbe semplicistico rifugiarsi nel metodo residuale per individuare questo frequentissimo stato viziato, invalidante i provvedimenti e gli atti amministrativi.

Tratto da DIRITTO AMMINISTRATIVO di Beatrice Cruccolini
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