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Definizione di diritto commerciale


Il diritto commerciale è quel ramo dell’ordinamento che detta la disciplina degli imprenditori, dei loro atti e della loro attività, e dell’ambiente in cui operano (il mercato).
Tutta la storia del diritto commerciale testimonia di una mai sopita dialettica tra gli interessi dei produttori e dei mercanti, dei fornitori e dei fattori di produzione (lavoratori, finanziatori), degli utenti e dei consumatori.
La sintesi degli interessi, tramontato il mito dell’onnipotenza del legislatore statale, viene effettuata principalmente a livello
- delle norme scritte di legge poste dall’autorità politica competente;
- delle norme, di crescente importanza, poste da istituzioni prive di legittimazione rappresentativa, ma voce di organismi “tecnici” nazionali (Banca d’Italia, Consob, ecc…) e sovranazionali (UE, WTO, ecc…);
- delle applicazioni giurisprudenziali di tali norme.
Ciò non deve indurre a credere che il mercato sia semplicemente oggetto di regolazione; anzi, non si è placata la pretesa del mercato di autoregolarsi da sé.
A questa aspirazione si contrappone chi rifiuta la riconduzione dell’uomo all’unica dimensione economica del profitto e rivendica una valutazione dell’agire economico anche nella prospettiva dell’utilità sociale.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Stefano Civitelli
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