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L'aumento reale del capitale sociale

Con l'aumento reale del capitale sociale, la società intende procurarsi nuovi mezzi finanziari a titolo di capitale di rischio: nuovi conferimenti in denaro, natura o crediti. L'aumento reale da perciò luogo all'emissione di nuove azioni a pagamento, che vengono sottoscritte dai soci attuali (che vantano un diritto di opzione) o da terzi che così diventano soci.
Competente a deliberare l'aumento di capitale è l'assemblea straordinaria dei soci o anche gli amministratori se previsto dallo statuto (deve essere predeterminato l'ammontare massimo e la delega può essere concessa per un periodo massimo di cinque anni), l'aumento può essere deliberato se le azioni siano state interamente liberate (il socio sottoscrive azioni per un determinato corrispettivo se effettua conferimenti in denaro deve versare il 25% delle azioni all'atto di costituzione e il residuo nel momento in cui viene richiesto, perciò saranno liberate quando verrà versato il residuo).
Il versamento del 25% dei conferimenti in denaro deve essere effettuato, all'atto della sottoscrizione, direttamente alla società e non presso una banca (come invece era previsto al momento della costituzione della società), se è previsto un soprapprezzo deve essere versato all'atto della sottoscrizione. Un aumento di capitale non può essere eseguito fino a che le azioni precedentemente emesse non siano interamente liberate.  In caso di violazione gli amministratori sono solidalmente responsabili per i danni arrecati ai soci e ai terzi.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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