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La responsabilità degli amministratori verso la società

Gli amministratori sono responsabili civilmente del loro operato verso la società, verso i creditori sociali e verso i singoli soci o terzi.
Gli amministratori incorrono in responsabilità verso la società e sono tenuti al risarcimento dei danni dalla stessa subiti quando non adempiono i doveri ad essi imposti dalla legge o dallo statuto con la diligenza richiesta dall'incarico. Gli amministratori non sono responsabili per i risultati negativi della gestione che non siano imputabili a difetto di normale diligenza nella condotta degli affari sociali o nell'adempimento degli obblighi posti a loro carico.
Se gli amministratori sono più, sono responsabili solidalmente se essendo a conoscenza di atti pregiudizievoli non hanno fatto quanto potevano per impedirne il compimento o attenuare le conseguenze dannose. Se la colpa è imputabile solo ad alcuni amministratori, risponderanno in solido anche gli altri se non abbiano prevenuto l'attività dannosa dei primi.
L'esercizio dell'azione di responsabilità contro gli amministratori deve essere deliberato dall'assemblea ordinaria oppure dal collegio sindacale a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
L'azione sociale di responsabilità è nelle mani del gruppo di comando che ha nominato gli amministratori e perciò deciderà di agire in giudizio contro gli stessi solo quando venga a mancare il rapporto fiduciario. Con la riforma del 1998, l'azione sociale di responsabilità può essere promossa anche dagli azionisti di minoranza che rappresentino almeno il 20% del capitale sociale.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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