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Le amministrazioni pubbliche e il principio di legalità


Le amministrazioni possono fare soltanto ciò che è loro espressamente concesso dalla legge mediante gli atti previsti dalla legge.
Questo principio è fondato nel concetto stesso di stato di diritto e nel precetto, ivi contenuto, del governo della legge secondo cui essa vincola senza privilegi tutti i soggetti pubblici e privati.
Per le amministrazioni pubbliche soggezione alla legge significa anche soggezione all’interpretazione che di essa danno i giudici.
Il principio di legalità ha funzione di indirizzo in quanto la P.A. è tenuta a svolgere gli atti di indirizzo politico degli apparati politici i quali sono adottati spesso con legge o comunque altre fonti di diritto.
La legge-indirizzo stabilisce i fini che una amministrazione deve perseguire e non i modi in cui in concreto essi debbano essere raggiunti (anche se la supremazia della legge sulla P.A. ne consente di definirli).
Inoltre il principio di legalità svolge funzione di garanzia in quanto l’amministrazione può adottare certi tipi di atti limitativi della sfera giuridica dei soggetti soltanto nei casi previsti dalla legge (principio di tipicità) e inoltre in quanto la sottoposizione alla legge dell’attività amministrative ne consente la impugnabilità davanti al giudice (principio di giustiziabilità).

Tratto da DIRITTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE di Stefano Civitelli
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