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La concezione realistica del reato

La  concezione realistica del reato


La fattispecie, cioè la descrizione di un modello di fatto tipico, “incarna” il contenuto di disvalore che costituisce la ragione dell’incriminazione. Ma non sempre i rapporti tra fattispecie e disvalore (cioè tra tipicità e offesa) si presentano nei netti termini di tale sorta di reciproca compenetrazione. Occorre perciò distinguere 2 diversi piani:
da un lato: quello della previsione legislativa astratta;
dall’altro: quello della realizzazione del fatto storico concreto.

Sebbene il legislatore procede di regola attraverso la tipizzazione della fattispecie, non mancano alcuni rari casi in cui egli provvede ad un’indicazione diretta del contenuto del disvalore del reato riducendo pertanto al minimo la struttura della fattispecie.
Es. nel delitto di ingiuria (art. 594 c.p.), in base al quale è punito “chiunque offende l’onore o il decoro di una persona presente”, gli elementi descrittivi del fatto materiale sono in sostanza ridotti a quello della “presenza” dell’offeso, mentre per il resto il legislatore ha provveduto ad indicare direttamente il contenuto di disvalore del reato (l’offesa in senso tecnico) con l’espressione “offende l’onore e il decoro”, rinunciando ad una vera e propria tipizzazione del fatto criminoso, che conseguentemente può essere commesso in qualunque modo e con qualunque mezzo.

Nei casi come questi dunque:
da un lato: il contenuto di disvalore del reato (offesa) lascia il retroterra delle valutazioni legislative preliminari alla tipizzazione per affiorare direttamente al livello della previsione legale, ponendosi come elemento espresso per l’individuazione del fatto criminoso;
dall’altro: il contenuto di disvalore, espresso direttamente nella previsione legale, tende a prendere il posto della fattispecie, cioè della descrizione  legale del fatto tipico, venendo a sopportare il peso maggiore nel compito di individuazione del fatto criminoso (si potrebbe parlare di reati ad offesa espressa).

Tratto da DIRITTO PENALE di Beatrice Cruccolini
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