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Le condizioni generali del contratto


Oggigiorno le imprese hanno bisogno di contratti standardizzati poiché si rivolge, nella vendita di beni e servizi, a molte persone; in questo caso il legislatore, fin dal 1942, ha previsto alcune limitazioni all'autonomia privata per quei contratti stipulati su vasta scala e proposti ad un numero illimitato di utenti.

Vengono chiamate condizioni generali di contratto quelle condizioni che un soggetto, come l'impresa, predispone unilateralmente per regolamentare in maniera uniforme i propri rapporti con la clientela.

La legge, dunque, prevede che tali norme contrattuali trovino applicazione se i contraenti le conoscevano, oppure si trovavano in condizioni di conoscerle usando l'ordinaria diligenza. Queste condizioni generali di solito si trovano su moduli prestampati. L'esempio tipico sono i contratti assicurativi.

Tratto da DIRITTO PRIVATO di Adriana Capodicasa
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