L'efficacia dell'ordinanza possessoria

L'efficacia dell'ordinanza possessoria

-Efficacia dell’ordinanza possessoria se nessuna delle parti chiede la prosecuzione del procedimento possessorio:
1    Ordinanza di rigetto: si applica l’art.669septies
2    Ordinanza di accoglimento: non si applica l’art.669octies (visto l’art.703c4)
Problema della natura dell’ordinanza possessoria: non avendo ad oggetto la tutela di un diritto essa non può avere efficacia di giudicato (art.2909c.c.) , quindi non è impugnabile, ma non acquista efficacia di giudicato sostanziale. Tale provv. avrebbe solo effetti esecutivi (ma siccome l’art.669duodecies non riconosce efficacia propriamente esecutiva ai provv. cautelari, neanche i provv. possessori costituiscono titolo esecutivo); è caratterizzato dalla stessa stabilità propria dei provv. cautelari a strumentalità attenuata.
Ognuna delle parti potrà poi far valere le proprie ragioni petitorie mediante un giudizio a cognizione piena ed esauriente, l’ordinamento naturalmente accorda la prevalenza all’accertamento petitorio sull’accertamento possessorio. La stabilità di questa ordinanza quindi è limitata all’ulteriore accertamento petitorio, che se sarà in senso contrario travolgerà il prvv. possessorio.
-Qualora il procedimento possessorio prosegua nella fase a cognizione piena ed esauriente: l’efficacia della sentenza sarà quella di giudicato formale, ma non sostanziale, poiché tutela la situazione possessoria, non un diritto. (Anche qui dovrà ammettersi la possibilità di un successivo procedimento petitorio che accerti le ragioni di diritto sottostanti al possesso e che qualora giunga a conclusioni contrastanti con quelle del giudizio possessorio si sostituisca a queste ultime).
Divieto di cumulo delle ragioni petitorie con quelle possessorie