Skip to content

La scienza e il diritto penale


La scienza e il diritto penale si dividono due mondi diversi ma coesistenti: quello dell’essere, regolato dalle leggi scientifiche, e quello del dover essere, composto dai doveri legali e cioè le leggi penali.
Le leggi scientifiche sono regole che si ricavano dall’accadere dei fatti, lo scienziato si limita a conoscerle come esistenti in natura.
Le leggi penali sono regole di produzione dei fatti perché tendono a imprimere agli accadimenti una direzione che essi da soli non prenderebbero senza che fosse imposta una sanzione giuridica.
Il fondamento delle leggi scientifiche è una relazione tra fatti della natura, sono vere o false.
Il fondamento delle leggi penali sta nei valori sui quali si basa la società civile, i comportamenti che esse distinguono sono leciti o illeciti.
Non è sufficiente provare la causalità generale, o statistica, ma occorre anche provare la causalità individuale.
In definitiva il giudice non può delegare allo scienziato il tema dell’accertamento del fatto e della responsabilità penale, ma al tempo stesso deve esporre in motivazione perché ritiene attendibile la prova sulla quale fonda la sua decisione e non attendibili le prove contrarie: per far questo egli deve utilizzare le leggi scientifiche e le regole della logica e dell’esperienza comune.

Tratto da DIRITTO PROCESSUALE PENALE di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.