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Metodologia del controllo


Che è più intellegibile se pensiamo alle regole del controllo tra le quali troviamo:
[ci riferiamo in prevalenza al controllo direzionale]

1. Applicazione a tutta la gestione; il controllo deve essere orientato su tutta l’azienda

2. Analiticità; il controllo deve essere analitico ad esempio, calcolare il costo preventivo e quello consuntivo per ogni prodotto

3. Rapidità e continuità; ad esempio, sempre alla fine di ogni mese. Perché è importante vedere gli scostamenti per poter intervenire subito: meccanismo di feedback o retroazione. Importante anche il feed-forward, controllo sul futuro. Il feedback agisce sul passato ma l’inefficienza per quel periodo c’è stata, con il controllo anticipato si cerca di eliminare il possibile scostamento. Ad esempio, all’inizio del trimestre ho un costo preventivo (standard), che è un obiettivo, se ho sentore che ci sia un’inefficienza calcolo il costo previsto e li confronto

4. Economicità (costi < benefici); più analitico → più costa, più è frequente → più costa; bisogna stabilire la frequenza e il grado di analisi che vogliamo a seconda di costi e benefici → è soggettivo

In sintesi un buon sistema di controllo deve garantire il perseguimento di tutti gli obiettivi aziendali e scoraggiare la manipolazione dei dati a vantaggio dei manager che ne controllano la “visibilità”.

Tratto da ECONOMIA AZIENDALE di Daniel Tiberi
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