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Politiche per evitare gli scartellamenti

Per evitare gli scartellamenti sono state sviluppate delle politiche per prevenire le deviazioni, ad esempio si decide su altri fattori oltre al prezzo di vendita, tipo in quale punto della catena distributiva collocarsi. Tutto questo facilita i controlli. Un altro modo è dividere il mercato, cioè un’impresa vende in certe aree geografiche, e un’altra su altre.
Oppure si potrebbe inserire nell’accordo la clausola della nazione più favorita. Questa clausola si usa nel commercio internazionale, per stabilire che non si vende ad un altro acquirente ad un prezzo più basso. Oppure si può inserire una clausola del prezzo più basso. Il cliente che scopre questo, deve comunicare al rivale che qualcuno ha scartellato sul prezzo. Se il mercato scende al di sotto di certi livelli per ragioni esogene, si stabiliscono dei prezzi di intervento: tutte le imprese si impegnano ad aumentare l’output a quello del precedente cartello, abbasseranno ulteriormente il prezzo, in modo tale da indurre quelli che avevano già abbassato i prezzi, di tornare sulla retta via. In questo caso l’impresa che riduce il prezzo realizza un maggior profitto nel brevissimo periodo, ma poi ha uno svantaggio legato al fatto che il cartello si dissolve.
I cartelli durano poco tempo. Da parecchi anni c’è stata un’estensione della normativa antitrust in tutto il mondo.

Tratto da ECONOMIA INDUSTRIALE di Valentina Minerva
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