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Restrizioni verticali nelle imprese

Metodo alternativo per ottenere i medesimi effetti coneguiti dall’integrazione verticale in situazione in cui non si può fare integrazione verticale. Riguarda alcune situazioni specifiche riguardanti il rapporto tra il momento prettamente produttivo e il momento distributivo.
I produttori spesso non si integrano a valle ma fanno affidamento a distributori indipendenti, avviene quando avere una rete distributiva propria è molto più costoso che non ricorrere al mercato. Ad esempio un’azienda che ha punti di vendita sparpagliati nel mondo, è difficile pensare di servire i mercati con la stessa organizzazione. Allora può diventare più conveniente rivolgersi a dettaglianti indipendenti con i quali si stipulano degli accordi.
I costi di coordinamento interno diventano in alcune situazione molto elevati e sono superiori ai costi di transazione. Se il produttore decide di servirsi di un distributore indipendente dovrà stipulare un accordo che può essere una persona fisica, o un’impresa a valle così da poter vendere il proprio prodotto. Il produttore nel momento in cui stipula questo contratto con il dettagliante, si affida ad un agente per vendere il suo prodotto.
L’impresa produttrice ha degli obiettivi da raggiungere: vorrebbe raggiungere l’obiettivo della massimizzazione del profitto, che potrebbe essere garantito dall’integrazione verticale, ma siccome questa non è conveniente cercherà attraverso le restrizione di ottenere lo stesso risultato.

Tratto da ECONOMIA INDUSTRIALE di Valentina Minerva
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