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Meccanismi di rimborso in sanita'

Meccanismi di rimborso in sanità


se fosse possibile osservare il rischio di malattia ex ante ed ex post, si può affermare che i meccanismi di rimborso sarebbero equivalenti; allo stesso modo, se i mercati assicurativi seguissero la logica del mercato in concorrenza perfetta, secondo la teoria economica, tutti avrebbero una copertura perfetta ed il sistema assicurativo funzionerebbe bene, ovvero: vi sarebbe un completo trasferimento del rischio (assicurazione completa) e la minimizzazione dei costi di fornitura del servizio.
In realtà, però: non ci troviamo in un contesto di informazione perfetta (i soggetti hanno maggiori informazioni sulla propria classe di rischio).
Le condizioni di salute sono difficilmente osservabili ex ante ed ex post; è impossibile enumerare tutti i possibili trattamenti.
Il contratto ottimale non è realizzabile; il mercato assicurativo non è in concorrenza perfetta (tre sono i motivi):
1. innanzitutto perchè cade l'indipendenza dei rischi (ci sono rischi che l'assicurazione non copre: epidemia. In un contesto di rischi fortemente correlati il mercato assicurativo può non essere operativo);
2. altro problema riguarda l' omogeneità della popolazione che caratterizza il mercato in concorrenza perfetta: nella realtà, se devo assicurare un soggetto anziano, rispetto ad uno più giovane, il premio assicurativo applicato sarà più alto poiché maggiori saranno le prestazioni sanitarie di cui avrà bisogno. La necessità di cura, e quindi di spese mediche, non sono uniformemente distribuite nella vita, ma tendono a concentrarsi nelle fasce di età più elevate. Il premio, dunque, potrebbe essere fissato a livelli talmente alti da eccedere, in molti casi, la capacità di pagamento individuale. Proprio per questo, gran parte della popolazione povera e anziana viene “assicurata” dallo stato (medicare e medicaid).
3. Infine, esiste il problema di assenza di informazione completa: scaturisce dalla presenza di contratti che prevedono rimborso sulla base delle spese sostenute. Dopo aver pagato il premio, richiedo una quantità elevata di servizi, non tutti appropriati. Per evitare questo inconveniente, le assicurazioni hanno introdotto le franchigie per far sentire all'assicurato il valore marginale della sua prestazione: riduzione dell'azzardo morale. Altro problema che si riscontra è quello della selezione avversa, che avvantaggia l'assicuratore: se si fissa un premio assicurativo né alto né basso ma medio, il paziente sano, con grande attenzione per la sua salute – non affetto da patologie costose, ecc. - mi terrà il premio troppo alto rispetto alle sue caratteristiche e potrebbe non assicurarsi. Viceversa, un soggetto in condizioni di salute non ottimali – che non conduce una vita salutare, ecc. - e che non informa l'assicuratore delle sue caratteristiche sarà ben felice di stipulare un'assicurazione a premio medio perchè consapevole del vantaggio che potrà ricavare. Chi tenderà ad assicurasi sarà soprattutto il soggetto in cattive condizioni di salute. Questo implicherà, inevitabilmente, un aumento del prezzo medio e la continua esclusione del mercato assicurativo dei soggetti in migliori condizioni di salute: fallimento del mercato assicurativo a causa dell'inefficienza che si riscontra da entrambi le parti.

Tratto da ECONOMIA SANITARIA di Angela Tiano
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