I vantaggi dal punto di vista dei debitori
Il ricorso a un tradizionale prestito bilaterale, un prestito erogato cioè da una delle banche di riferimento dell’impresa comporta vantaggi in termini di velocità e relativa certezza del finanziamento. Tuttavia, il finanziamento per importi ingenti da parte di una sola istituzione può risultare o molto costoso, a causa dell’elevato rischio di controparte cui la banca si espone o, addirittura, nei casi di richieste di prestito particolarmente gravose, superare la capacità di finanziamento della singola banca. Un’alternativa al prestito erogato da una sola banca è la richiesta di finanziamento a un gruppo di banche di riferimento. Tale soluzione, se da un lato consente di superare il limite della capacità di finanziamento della singola banca e dell’eccessivo rischio della controparte, dall’altro presenta dei notevoli svantaggi in termini di velocità e di costo del finanziamento. Il debitore infatti deve intraprendere un processo di negoziazione del prestito con tutte le banche contattate, con conseguenze negative in termini di costi e tempi. Il prestito sindacato consente di ottenere lo stesso risultato, in termini di importo erogato, di un prestito richiesto a più banche tra loro indipendenti ma, nel contempo, permette significativi risparmi in termini di costi e tempi. In un prestito sindacato, infatti, il compito di individuare le possibili banche interessate al finanziamento e di discutere con loro le modalità tecniche del finanziamento non ricade sul debitore ma sulla banca che ha ottenuto il mandato all’organizzazione dell’operazione. Altra possibile alternativa ai prestiti sindacati è il ricorso alle emissioni obbligazionarie. Tale mercato non è però accessibile a tutti i prenditori ma solo a quelli di rating primario o a quelli che hanno una certa fama sul mercato. I costi e gli oneri di un’emissione obbligazionaria si giustificano solo al di sopra di una certa soglia, ma per finanziamenti di dimensioni molto rilevanti può diventare difficile collocare tra il pubblico degli investitori l’intero ammontare delle obbligazioni. Nei casi in cui a un debitore siano accessibili entrambi gli strumenti la scelta tra l’uno e l’altro è funzione delle condizioni di mercato e delle esigenze del prenditore. Se un debitore ricerca una soluzione estremamente flessibile e personalizzata i prestiti sindacati sono probabilmente la soluzione migliore in quanto egli può negoziare con il sindacato di banche le condizioni a lui più favorevoli. Le emissioni obbligazionarie sono invece tendenzialmente standardizzate e le loro caratteristiche tecniche sono dettate più dalla domanda del mercato che dalle esigenze del prenditore. Dall’altro lato, le obbligazioni possono essere emesse per durate mediamente più lunghe rispetto ai prestiti sindacati e consentono quindi al debitore una maggiore diluizione degli impegni. Nella scelta dello strumento è poi necessario considerare le condizioni del mercato e, in particolare, la liquidità disponibile. In fasi di mercato caratterizzate da un’elevata liquidità e dalla propensione degli investitori verso la sottoscrizione di titoli obbligazionari, questi ultimi possono consentire un risparmio in termini di costo del finanziamento. Viceversa, in fasi di mercato caratterizzate da bassa liquidità, i prestiti sindacati possono diventare l’alternativa più conveniente. Da ultimo, ai prestiti sindacati può essere ricondotto, rispetto ai titoli obbligazionari, un maggior anonimato della transazione.
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Dettagli appunto:
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Autore:
Alessandra Depaola
[Visita la sua tesi: "Obiettivi di performance e strategie aziendali. Il caso Krifi S.p.A."]
- Università: Università degli Studi di Ferrara
- Facoltà: Economia
- Esame: Economia delle aziende di credito
- Docente: Prof. Andrea Calamanti
- Titolo del libro: Corporate e Investment Banking
- Autore del libro: G. Forestieri
- Editore: Egea
- Anno pubblicazione: 2005
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