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Credito e qualità dell’informazione contabile


Una maggiore trasparenza dell’informazione finanziaria dovrebbe ridurre l’asimmetria informativa tra gli investitori e il costo del capitale per le imprese. Le misure della componente del costo del capitale imputabile alle asimmetrie informative sono: il differenziale tra le quotazioni denaro e lettera dei titoli azionari; i volumi scambiati; la volatilità dei prezzi negoziati.
La teoria dell’intermediazione finanziaria attribuisce alle banche la qualifica di investitori "sofisticati", nel senso che, anche prima dell’istaurarsi di un rapporto di finanziamento, esse riescono a valutare le informazioni sul merito di credito delle potenziali controparti in modo più efficiente rispetto agli altri investitori.
La capacità valutaria delle banche dovrebbe ulteriormente migliorare con l’introduzione di Basilea 2, che rende i requisiti patrimoniali più sensibili al rischio e stimola l’uso di metodi più avanzati per la misurazione e per la gestione del rischio di credito; inoltre le nuove regole di vigilanza favoriscono l’istaurarsi di un rapporto più stabile, duraturo e trasparente tra la banca e l’impresa.
Con le nuove regole di vigilanza i requisiti patrimoniali per le bacheche adottano L’International Ratings Based (IRB) sono più sensibili rispetto al rischio di controparte; infatti le banche che decidono di non dotarsi di un sistema di rating interni valido rischiano, per tale motivo, di diventare meno competitive, e di essere maggiormente esposte ai clienti con probabilità di insolvenza più elevata.
Quando gli investitori sono eterogenei, cioè possiedono differenti capacità di usare l’informazione contabile, la disponibilità di nuovi dati pubblici come conseguenza dell’adozione di regole contabili più trasparenti, non comporta necessariamente una riduzione delle informazioni private, quindi può accrescere le asimmetrie informative dei partecipanti al mercato, accentuando il differenziale già esistente.
un aumento delle informazioni pubbliche non sempre comporta una riduzione delle informazioni private, ciò quindi può accrescere le asimmetrie informative tra i partecipanti al mercato.
Un investitore razionale, che non dispone di informazioni private, richiede un rendimento atteso superiore dai suoi titoli, provocando un aumento del costo del capitare delle imprese.La quantità dell’informazione contabile influisce ampiamente sulle condizioni applicate dalle banche sui prestiti concessi, contribuendo a ridurre il tasso d’interesse e le garanzie richieste, oltre che ad allungare la scadenza dell’operazione.
Inoltre l’andamento delle quotazioni riflette il reddito operativo delle imprese e non la sua qualità, la quale può essere apprezzata solo tramite: l’analisi del cash flow generato dalla gestione operativa e la variazione del capitale circolante al netto degli ammortamenti Un risultato positivo ha minori probabilità di ripetersi se imputabile al secondo fattore.Un ulteriore potenziale effetto dell’introduzione degli IAS è la distinzione tra:
Accounting earnings management, che riguarda le modalità in cui gli eventi accaduti trovano la propria rappresentazione contabile
Real earnings management, che consiste nella decisione del management di non operare scelte ottimali a causa degli effetti contabili che queste avrebbero
L’introduzione di standard contabili più rigidi limita il primo ma può favorire il secondo. In tal caso, l’effetto positivo legato alle maggiori informazioni disponibili per i mercati finanziari è controbilanciato da un effetto negativo per l’economia derivante dalle scelte subottimali del management delle imprese.

Tratto da IL SISTEMA FINANZIARIO di Alessia Chiovaro
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