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Chemiocezione


Gli organismi animali ricevono informazioni relativa a talune sostanze tramite i CHEMIOCETTORI. Si tratta di cellule con aree specializzate della propria membrana plasmatica, capaci di interagire stericamente con alcune sostanze presenti nell’ambiente innescando risposte. Tipici esempi sono le cellule olfattive, le cellule gustative, ed la CHEMIOCEZIONE è assai diffusa tra gli animali e rappresenta la base di complesse reazioni comportamentali su base riflessa. Una colonia di coralli risponde a una minima quantità di estratto di carne che venga immessa nell’acqua marina: si osserva l’estensione dei polipi e dei loro tentacoli alla ricerca del cibo. Questa risposta può essere innescata da una soluzione di un solo tipo di aminoacido. Comunque, se nell’ambiente circostante la colonia viene immessa una sospensione ottenuta dai tessuti di un polipo si osserva una risposta di difesa: gli altri polipi retraggono corpo e tentacoli quasi volessero evitare danni diretti nei loro confronti.
L’uomo reagisce in modo non diverso agli stimoli chimici. Di regola ci viene l’acquolina in bocca quando avvertiamo con l’olfatto il profumo del pane appena sfornato, tuttavia reagiamo con conati di vomito e nausea quando percepiamo odori sgradevoli come la carne putrefatta.
Questi sono esempi  immediati di correlazioni tra chemiocezione e funzioni del sistema nervoso autonomo.  
Gli artropodi utilizzano segnali chimici per attrarre i partner sessuali attraverso sostanze da loro prodotte che vengono definite FEROMONI ; tali composti rappresentano un esempio del grado di sensibilità che possono raggiungere i sistemi sensoriali legati alla chemiocezione. L’ esemplare femminile metamorfosato del baco da seta, una falena, emette dall’apice del proprio addome una sostanza (il bombicolo) con funzione di messaggero chimico, prodotta da una specifica formazione ghiandolare. L’esemplare maschio dispone di chemiocettori specializzati sulle proprie antenne. Questi organi presentano una caratteristica piumosa e portano ognuna circa 10000 peluzzi in grado di raccogliere gli specifici segnali chimici rappresentati dalle molecole del bombicolo.

Tratto da ELEMENTI DI BIOLOGIA ANIMALE di Katia D'angelo
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