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Antigenic drift e antigenic shift

Come sappiamo l'eliminazione del virus dall'organismo animale è mediata dal sistema immune; tuttavia, il virus è un bersaglio mutevole, che risponde rapidamente alla pressione da parte del sistema immune alterando, dove possibile, la sua composizione antigenica. Il classico esempio di questo fenomeno è il virus influenzale, che presenta due meccanismi genetici che consentono al virus di alterare la sua composizione antigenica:
antigenic drift (deriva antigenica): consiste nell'accumulo graduale di mutazioni minori, come le sostituzioni nucleotidiche, nel genoma virale che determinano un potenziale codificante lievemente alterato e di conseguenza alterata l'antigenicità, in grado di condurre a un ridotto riconoscimento da pare del sistema immune. Questo processo avviene continuamente in tutti i virus, ma con frequenza molto diversa; ad esempio, è molto più frequente nei virus a RNA che nei virus a DNA. Come risposta, il sistema immune si adatta continuamente in termini di riconoscimento e di risposte alle nuove strutture antigeniche, ma è comunque sempre un passo dietro. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, alla fine il sistema immune è in grado di sopraffare il virus, determinando la sua eliminazione;
antigenic shift (sostituzione antigenica): in questo processo il riassortimento del genoma virale segmentato con un altro genoma di differente tipo antigenico determina un repentino e drammatico cambiamento nell'antigenicità di un virus. Ciò causa un iniziale incapacità del sistema immune di riconoscere un nuovo tipo antigenico, mettendo il virus in posizione vantaggiosa.

Tratto da ELEMENTI DI VIROLOGIA MOLECOLARE di Domenico Azarnia Tehran
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