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Cura di sè e modello cartesiano



Contrapposizione tra cura di sé e modello cartesiano. Pare che da platone in poi ci si ponga la domanda: a che prezzo si accede alla verità? Quale lavoro fare su di me? Tratto generale: il soggetto in quanto tale non è capace di verità. Lo diventa solo se opera su di sé un certo numero di operazioni e trasformazioni. Il Cristianesimo aggiungerà il rapporto con un Testo e la fede in esso. Con Descartes il soggetto diventa capace di verità, basta ragionare in maniera retta. Non è il soggetto a dover trasformare se stesso, basta che sia quel che è per riuscire ad avere all’interno della conoscenza un accesso alla verità. Con Descartes e Kant si abbandona la condizione di spiritualità per l’accesso alla verità. C’è poi la teologia, secondo cui si può accedere alla verità di Dio senza spiritualità. Quindi anche la Scolastica andava in tale direzione. Quindi si è trasformata la condizione di spiritualità per l’accesso alla verità, ma anche la stessa nozione di accesso alla verità (ora è la conoscenza), ed infine la nozione stessa di verità. Circolo platonico: conoscendo me stesso accedo a un essere che costituisce la verità, la cui verità trasforma ciò che sono e mi rende simile a Dio. Mentre la conoscenza di tipo cartesiano è la conoscenza di un campo di oggetti.

Tratto da ERMENEUTICA DEL SOGGETTO di Dario Gemini
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