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Pratica delle prove nell'ascetica



PRATICA DELLE PROVE: la prova comporta un' interrogazione di se su se stessi. Si tratta di vedere di cosa si è capaci, misurare lo stato di avanzamento. Esiste un aspetto legato alla conoscenza di sé e un aspetto di lavoro del pensiero su di sé. Poi ci sono esercizi circoscritti cui far ritorno di tanto in tanto come quelli dell’astinenza, ma la prova deve diventare un atteggiamento generale nei confronti del reale. La vita diventi una prova. 2 principali punti della prova: prova come interrogazione su di sé = per valutare a che punto siamo (es. non stare in collera per un intero giorno). Poi prova come esercizio a partita doppia = esercizio al contempo nel reale e sul pensiero, elaborando contemporaneamente regola di azione e atteggiamento interiore. Non basta non seguire la bella fanciulla, devo anche non pensarci, non immaginarla, non subire il suo fascino. La prova deve neutralizzare pensiero desiderio e immaginazione. Autoregolarci mantenento una distanza.

Tratto da ERMENEUTICA DEL SOGGETTO di Dario Gemini
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