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Definizione di prospettiva

Definizione di prospettiva




L’impressione di profondità non è assolutamente propria soltanto del cinema, ed esso è ben lontano dall’aver inventato tutto in questo ambito; tuttavia, la combinazione di processi utilizzati nel cinema per produrre questa profondità apparente è di per sé singolare, e testimonia eloquentemente della collocazione particolare del cinema nella storia dei mezzi di rappresentazione. Oltre alla riproduzione del movimento, due serie di tecniche sono essenzialmente utilizzate: la prospettiva e la profondità di campo. - 
LA PROSPETTIVA
È una nozione comparsa molto presto in riferimento alla rappresentazione pittorica, ma è interessante notare che il termine è apparso nel suo senso attuale soltanto nel Rinascimento; essa si può definire come l’arte di rappresentare gli oggetti su una superficie piana in modo che tale rappresentazione sia simile alla percezione visiva che si può avere di quegli stessi oggetti. Questa definizione presuppone tra l’altro che si sappia definire una rappresentazione simile a una percezione diretta: questa nozione di analogia figurativa è alquanto estensibile, e i limiti di somiglianza sono largamente convenzionali; come hanno osservato tra gli altri Gombrich e Arnheim, le arti rappresentative riposano su un’illusione parziale, che permette di accettare le differenze tra la visione del reale e la sua rappresentazione.
Essa ci appare ammissibile, naturale, perché siamo completamente abituati a una determinata forma di pittura rappresentativa; il solo sistema che siamo abituati a considerare scontato, perché domina l’intera storia moderna della pittura, è quello elaborato a partire dal XV sec. sotto il nome di perspectiva artificialis, o prospettiva monoculare, e il fatto che la scelta cadde su di esso ha essenzialmente due ordini di considerazioni: 1)il suo carattere automatico(artificialis), più precisamente il fatto che esso dia luogo a costruzioni geometriche semplici, che possono essere materializzate da diversi strumenti, 2)il fatto che, per costruzione, essa copi la visione dell’occhio umano, tentando di fissare sulla tela un’immagine ottenuta con le stessi leggi geometriche dell’immagine retinica(fatta eccezione per la curvatura retinica, che d'altronde ci è del tutto impercettibile). Da qui una delle caratteristiche essenziali del sistema, che è l’istituzione del punto di vista; l’importante comunque non è sottolineare questa filazione del cinema dalla pittura, quanto valutarne le conseguenze.

Tratto da ESTETICA DEL FILM di Nicola Giuseppe Scelsi
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