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I codici del film di finzione

I codici del film di finzione


Quando si va a vedere un film di finzione si va sempre a vedere nello stesso tempo:
- il medesimo film: tutti i film raccontano, sotto apparenze e con peripezie diverse, la stessa storia: quella del conflitto tra in Desiderio e la Legge, e della loro dialettica a sorprese attese;
- un film differente: ogni film di finzione, in uno stesso movimento deve dare l’impressione di uno sviluppo regolato e di un accadere che non è dovuto che al caso, in modo tale che lo spettatore si trovi davanti ad esso in posizione paradossale, quella di poter prevedere e non poter prevedere il seguito, volerlo conoscere e non volerlo; ora, queste due impressioni sono regolate nel loro intreccio dall’istituzione cinematografica, ne fanno parte, dipendendo da ciò che viene chiamato codici narrativi. In tal modo il film di finzione ha qualcosa di rituale: esso deve condurre lo spettatore al disvelamento di una verità o di una risoluzione, attraverso un certo numero di tappe obbligate, di deviazioni necessarie.
In questo avanzamento verso la risoluzione Barthes vedeva il paradosso di ogni racconto: condurre al disvelamento finale continuando a differirlo. L’avanzamento del film di finzione è modulato nel suo insieme da due codici:
a) intreccio di predestinazione, che consiste nel dare nei primi minuti del film l’essenziale dell’intreccio e la sua risoluzione, o almeno la sua sperata risoluzione; Kuntzel ha rilevato la vicinanza che esiste tra questo intreccio e il sogno-prologo, che presenta in modo molto condensato e allusivo ciò che un secondo sogno giungerà a sviluppare.
b) frase ermeneutica: una volta annunciata la risoluzione, tracciata la storia e programmato il racconto, interviene allora tutto l’arsenale dei differimenti, all’interno di questa frase, che consiste in una frequenza di tappe-relais che ci conduce dalla messa in campo dell’enigma alla sua risoluzione attraverso false piste, inganni, sospensioni, rivelazioni, deviazioni e omissioni.

Tratto da ESTETICA DEL FILM di Nicola Giuseppe Scelsi
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