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Nozione di utopia


Utopia, termine che deriva sostantivo greco topos = luogo che però è unito al prefisso greco ou = non, per dare genesi alla parola utopia quindi lo spazio viene in qualche modo negato (non-luogo).
L’utopia è un non luogo nel senso che non ha uno spazio attuale di esistenza effettiva e quindi un’utopia può essere intesa come un luogo che non ha tempo.

Si tratta dell’immaginazione di una città ideale che non ha luogo, non la si può realizzare e quindi l’utopia è uno strumento per criticare il presente e per farlo evolvere nel futuro.

La percezione dell’utopia si contrappone l’imperfezione della città ideale, il confronto aiuta a mettere a fuoco i difetti della città reale e migliorarla.

Criticare la realtà attraverso un’utopia, ovvero di un non luogo che non ha spazio e non ha tempo, non autorizza una nostalgia e una speranza quasi passive e costringe ad una critica attiva che ha l’obiettivo di fondare il cambiamento attivo del presente.

Se si vuole agire in un determinato modo, considerando il modo in cui gli spazi influenzano il modo di agire, è necessario un buon disegno per migliorare il comportamento etico e morale, infatti alcune parti delle città a seconda di come sono disegnate possono essere già di per sé inclusive o esclusive e questa è la dimensione etica degli artefatti.

Tratto da ESTETICA DELL'ARCHITETTURA di Francesca Zoia
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