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Possibili tranelli dell’analisi strutturale


L’uso dell’analisi strutturale presenta dei tranelli intrinseci: c’è il rischio di non prendere in considerazione il processo di sviluppo o tutti i possibili sottosistemi di una famiglia. C’è anche il pericolo di stabilire un legame e di sostenere solo un sottosistema contro gli altri.        
Ignoranza del processo evolutivo.     
Ignoranza di alcuni sottosistemi della famiglia.    
Sostegno di un solo sottosistema e associazione a esso.    
La cecità nel considerare il significato della complementarietà dei componenti di un sistema familiare è tipica dell’approccio terapeutico individuale. Ma perfino un terapista sistemico può esserne succube, se lavorando con un sottosistema, ignora l’effetto che i suoi interventi avranno sugli altri sottosistemi.    
Un terapista può allearsi con un sottosistema per vedere come il sistema nel suo insieme risponde. Questa è una fase essenziale del processo diagnostico: stabilire un rapporto e conoscere la famiglia. Stabilizzarsi su questa posizione, fino a cristallizzare un’organizzazione sistemica disfunzionale, è atto di cecità. Nella terapia strutturale della famiglia, questo errore può essere evitato se il terapista si accomoda al sistema in modo da sperimentare e valutare direttamente le tensioni e la sofferenza sentite dai componenti della famiglia stessa.

Tratto da FAMIGLIE E TERAPIA DELLA FAMIGLIA di Antonino Cascione
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