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Introduzione a Berkeley



Nasce nel 1685 a Kilkenny. Per Berkeley come per Locke l’oggetto della conoscenza sono le idee, ossia le nostre rappresentazioni mentali. E unica fonte delle idee è l’esperienza. Quella che generalmente chiamiamo mela non è altro che una collezione di idee di sensazione che l’esperienza ci presenta solitamente congiunte. Berkeley critica il maestro perché ha fatto una differenza tra il pensiero umano e l’attività psichica dei bruti, affermando che la differenza sta nella capacità di astrazione. Berkeley sostiene che questo non sia vero perché la conoscenza è sempre conoscenza di cose particolari. Quando pensiamo ad un uomo non formuliamo mai l’idea astratta di uomo, ma lo immaginiamo con delle caratteristiche: egli approda così ad un rigoroso nominalismo. La negazione delle idee astratte non implica l’impossibilità di utilizzare in maniera generale idee particolari.

Tratto da FILOSOFI DELL'ETÀ MODERNA di Carlo Cilia
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