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Metodo di analisi e sintesi in Newton



Sotto il profilo gnoseologico anche Newton pensa, come Galileo, che la scienza non debba procedere ad alcuna interpretazione dei fenomeni naturali. I fenomeni parlano per così dire da soli, cioè hanno un significato chiaro ed evidente che si tratta solo di constatare. Newton riprende inoltre, la distinzione galileiana fra qualità primarie e qualità secondarie, ribadendo che la scienza può e deve occuparsi solo delle prime. Sotto il profilo metodologico il filosofo inglese conduce le sue ricerche adottando sia la procedura empirico-induttiva dell'analîsi, sia la procedura ipotetico-deduttiva della sintesi (serve a suggerire nuove soluzioni). Sia Galileo che Newton pensano che la scienza debba accontentarsi di fornire una descrizione degli effetti (il perché esso avviene), senza pretendere di arrivare ad una spiegazione delle cause, a differenza però del primo Newton rinuncia a qualsiasi pronunciamento ontologico. Per il filosofo inglese l'uomo ha saputo elaborare un sapere matematico, per conoscere le relazioni tra i fenomeni matematici, i principi matematici, vengono poi utilizzati dalla fisica.

Tratto da FILOSOFI DELL'ETÀ MODERNA di Carlo Cilia
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