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Discepoli di Socrate. Euclide e Eubulide


Euclide sviluppò la tematica dell’unità della virtù: il bene è uno anche se è chiamato con una molteplicità di nomi (saggezza, intelligenza, Dio…)
Eubulide mise in chiaro alcune espressioni che possono essere mal interpretate, ossia a proposito dei paradossi i più importanti dei quali sono 2:
il mentitore => se dico che mento, mento o dico la verità? Se si risponde che dico la verità allora è vera la proposizione che io mento: dunque dico il falso. Se si risponde che dico la verità, allora è vera la proposizione che io mento, dunque dico la verità. Qualunque risposta si dia nasce un paradosso.
il sorite (letteralmente mucchio) è legato al problema del continuo => un chicco di grano non forma un mucchio, neanche due e neanche tre: quando potrò affermare di avere un mucchio?

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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