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John Locke: Primo trattato sul governo

JOHN LOCKE: PRIMO TRATTATO SUL GOVERNO


Locke ha fatto una critica a Filmer. Robert Filmer ha scritto Il patriarca: la tesi fondamentale è che il potere che i sovrani hanno sulla terra deriva dal fatto che i sovrani sono diretti discendenti di Adamo.
Siamo tutti figli di Adamo, ma chi ha il potere è discendente diretto. 
In tutti i testi Dio crea la terra, l’uomo, la donna e dice ad Adamo: “tutto questo è tuo”. Ma come fa Dio a sancire il possesso di Adamo delle cose? Dio fa dare ad Adamo i nomi alle cose: appropriazione. La tesi di Filmer: dal momento che Dio ha regalato ad Adamo la terra i discendenti diretti di Adamo l’hanno ereditata. Siamo tutti discendenti di Adamo ed Eva, ma solamente i discendenti diretti di Adamo hanno ereditato la terra: potere basato sulla divinità.

In Francia in quegli anni il potere non era detenuto direttamente dal sovrano, ma da reggenti (vescovi). Il potere poi viene preso da Luigi XIV, il Re Sole. 
I suoi famosi enunciati:
1. “Lo stato sono io”, perché ho ricevuto il potere da Dio e tutta la validità dell’ordinamento giuridico, delle norme e dei tribunali dipende dal fatto che io do validità all’insieme. Il fondamento di tutto lo Stato sono io. 
2. “Dopo di me il diluvio”, dal momento che io sono fondazione dell’ordinamento statuale, dal momento che io mi tolgo l’ordinamento viene a mancare di fondamento.

Il monarca quindi è l’unica fonte del diritto e dà validità a tutti gli organi statali. In tutte le sue forme (anche il diritto giudiziale,..) ci si rifà all’entità ultima che fonda tutto: il Re Sole, quindi Dio.

John Locke è il primo dei filosofi analitici (in Inghilterra: scuola empiristica inglese del periodo → tutta la conoscenza è in prima battuta empirica, ci passa dai sensi).

Quindi Locke smonta la teoria di Filmer: 
1. Adamo non ebbe né per naturale diritto paterno, né per attribuzione divina quell’autorità sui figli e sul mondo. Queste relazioni (di paternità e di governabilità) sono giuridicamente poste. Locke sostiene che non sta scritto da nessuna parte che quello che Dio dà ad Adamo sia il semplice possesso della terra, ma non la proprietà. Non c’è scritto da nessuna parte, così come non c’è scritta quale è la relazione che il padre ha con i figli, la sua autorità. La relazione paterna da sempre è anche giuridica, ma secondo Locke non c’è scritta in nessuna delle leggi naturali che ci è dato di conoscere tramite la Bibbia. 
2. Anche se Adamo fosse stato proprietario in senso tecnico della terra, cosa stabilisce che poteva lasciarla ai figli? Anche l’ereditarietà è un’idea giuridicamente costruita. L’idea che fosse il primogenito a ereditare è stata introdotta da Carlo Magno quando si è convertito al cattolicesimo. Precedentemente i re franchi prendevano come erede quello che sembrava il più degno a succedere, che non era necessariamente il primogenito. Carlo Magno viene incoronato nell’800. Non c’era una legge che sosteneva che fosse il primogenito ad ereditare, quindi non c’era più la successione diretta.
3. Anche se i suoi eredi avessero avuto quel diritto, non vi è alcuna legge naturale o positiva a decidere quale fosse il giusto erede: non c’era una legge che diceva chi fosse il discendente a cui passare l’eredità.
4. Come si individua la linea di DNA che connette queste persone? Non si riesce a stabilire la discendenza, fra tutte le razze e le famiglie del mondo.

Quindi ha smontato la teoria di Filmer: non c’è fondamento del potere sovrano nell’idea di discendenza diretta.
Staccare l’idea di potere spirituale da temporale significa che tutti gli uomini di tutte le religioni possono coesistere pacificamente.

Tratto da FILOSOFIA DEL DIRITTO di Francesca Morandi
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