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Conoscenza umana. Stato mentale e stato fisico



Fondamentale per affrontare questo problema è l’articolo di Donald Davidson “Mental events” (1970) e anche l’articolo di Kim “Psychological laws” che è quasi una traduzione in termini più semplici dell’articolo di Davidson. Entrambi sostengono che le credenze dell’uomo dipendono necessariamente dalla struttura chimica del cervello. Ma il prof. Fano si allontana da questa impostazione e a suo avviso si devono introdurre quattro concetti che sono in grado di chiarificare la questione: emergenza, sopravvenienza, stato fisico e stato mentale. Quest’ultimo è un temine teorico che vuole semplicemente esprimere ad esempio il desiderare l’acqua di un uomo nel deserto, senza cercare legami con la struttura psichica di quell’uomo; è chiaro che lo stato mentale dell’esempio è conseguenza di uno stato fisico che riguarda invece la struttura biologica del nostro organismo: il caldo e la sudorazione creano lo stato mentale del desiderio dell’acqua. A questo punto dobbiamo fare una attenzione a distinguere tra l’emergenza di un evento A da un altro evento B e la sopravvenienza tra A e B. Che “A emerge da B” vuole dire che “A non si da mai senza B”, cioè esiste una correlazione statistica tra i due eventi. Se c’è A allora ci deve essere anche B. questo però (attenzione!) non vuol dire che B sia la causa di A; l’emergenza dice solo che se accade A sicuramente accadrà anche B. dunque l’emergenza non crea la legge che lega A e B ma fa solo una constatazione di fatto. Dire invece che “A sopravviene a B” significa dire senza B non esiste A. Qui allora non si tratta più di una correlazione statistica ma siamo di fronte a una legge. B sarà condizione necessaria e sufficiente perché A non solo si verifichi ma sia. In relazione al nostro discorso e cioè il problema del rapporto mente-corpo dunque potremmo concludere che noi siamo autorizzati a sostenere che uno qualsiasi stato mentale M emerge da uno certo stato fisico F (non posso elaborare il desiderio di bere senza un cervello fisico) ma non che sopravviene allo stato fisico, perché non conosciamo nessuna legge scientifica che ci spieghi che si tratta di una correlazione causale (ossia che il trovarsi nel deserto mi faccia venire il desiderio di bere).

Tratto da FILOSOFIA DELLA SCIENZA di Carlo Cilia
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