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Kant e le categorie a priori


Kant nei confronti di questo problema si poneva così: qualsiasi essere senziente nel momento in cui percepisce il mondo, lo percepisce secondo delle categorie che sono insite nell’intelletto umano, ossia a priori e che quindi sono uguali per tutti. Anche in questo caso c’è una vena di platonismo in virtù del fatto che si teorizza una categorizzazione dell’intelletto che segue principi a priori uguali per tutti, quindi ideali. I post-kantiani, per rispondere a questa condanna di platonismo, hanno poi parlato di “individuo empirico” affermando con tale espressione che la capacità di categorizzare uguale per tutti gli uomini non ha dei fondamenti metafisici ma parte dalla struttura empirica del soggetto che categorizza.

Tratto da FILOSOFIA DELLA SCIENZA di Carlo Cilia
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