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Colon


Nel colon avrò una potente funzione di segmentazione e una leggera funzione di peristalsi, e viene finito definitivamente l’assorbimento.
Lo sfintere ileo-cecale è molto importante perché, il colon proprio x il fatto che il residuo alimentare staziona lì per molto tempo è carico di batteri ed  è importante che questi batteri non risalgano verso l intestino tenue, quindi questa valvola si apre quando vi è una pressione tale da non permettere che qualsiasi cosa ritorni indietro, infatti in questo tratto la muscolatura è molto spessa.
Nel colon esiste un movimento simile a quello motorio migrante che ha la funzione di pulire e di allontanare i residui che si sono fissati nella parete.
Questi movimenti si chiamano movimenti di massa: sono movimenti di contrazione della muscolatura circolare, contemporaneamente tutto ciò che si trova in questo tratto viene spinto in massa in avanti.
Questi movimenti avvengono poche volte al giorno, e cioè quando arriva il cibo, quindi 3-4-5 volte al giorno.
Con l’arrivo del cibo avviene il riflesso-gastro-colico (stomaco-colon): questo riflesso serve a fare spazio al cibo che sta arrivando ed è il riflesso che stimola la defecazione perché spinge l’alimento verso il colon sigmoideo, e da qui verso il retto e a questo punto avviene la sensazione della defecazione.
All’arrivo del materiale fecale le pareti si stirano.

Arrivato al retto, i meccanocettori, molto sensibili allo stiramento, vanno ad informare che è arrivato il momento della defecazione, quindi i muscoli pubo-rettali si rilasciano insieme agli sfinteri anali interni (muscoli lisci).
Lo sfintere anale esterno è striato e quindi è sotto il controllo della nostra volontà.
Così volontariamente si aprirà lo sfintere esterno e avremo una contrazione di tutti i muscoli addominali e i pelvici che aiutano a creare una compressione del retto in modo che il materiale fecale possa essere eliminato e possa essere espulso.
Se invece non rilasciamo lo sfintere esterno, con una forte contrazione tutto risale verso il colon sigmoideo e lì stazionerà fino a quando non arriverà un’altra onda che rilascerà il materiale fecale nel retto.

Tratto da FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE di Irene Mottareale
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