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Unità motoria


Unità motoria: è composta da un motoneurone e le fibre da esso innervate e rappresenta l’unità funzionale del movimento, in quanto è la quantità minima di tessuto muscolare che può essere controllata dal SN.

Le fibre appartenenti ad una stessa unità motoria non sono contigue nel muscolo ma si distribuiscono mescolandosi alle fibre di altre unità motorie. Ciò implica che con un numero piccolo di unità motorie in contrazione, si può avere uno sviluppo di forza ben distribuito nel muscolo: inoltre, dato che le unità motorie non sono  mai attive nello stesso momento, la loro asincronia di contrazione permette uno sviluppo di forza costante nel tempo.

I motoneuroni che innervano un singolo muscolo sono raggruppati in famiglie di motoneuroni, che formano colonne longitudinali che si estendono lungo più segmenti midollari. Queste famiglie fanno a capo a diversi tipi di unità motorie, ognuno particolarmente adatto a certi tipi di contrazione. Il controllo della forza muscolare da parte delle famiglie di motoneuroni avviene attraverso due modalità:
• reclutamento di unità motorie: fenomeno che prevede aumento o diminuzione delle unità motorie attive quando si deve aumentare o diminuire la forza di contrazione. Segue il principio della dimensione, secondo cui vengono attivate prima le unità motorie con i motoneuroni più piccoli, e poi via via unità motorie con motoneuroni sempre più grandi;
• modulazione della frequenza di scarica delle unità motorie attive: un aumento della frequenza di scarica porta ad un aumento della forza prodotta dalle unità motorie.

Quando durante contrazione sono reclutate solo le unità motorie più piccole, si ha un controllo molto fine della forza prodotta: man mano che il reclutamento procede verso unità motorie più grandi, il controllo della forza diventa più grossolano mentre la forza contrattile stessa diventa gradualmente maggiore.

Tratto da FISIOLOGIA di Giulia Bonaccorsi
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