TRASMISSIONE CENTRALE DEI SEGNALI TATTILI E PROPRIOCETTIVI
- Il ramo centrale del neurone afferente penetra nel midollo e va a formare due grossi fasci di fibre che occupano tutta la porzione dorsale del midollo, denominati colonne dorsali/cordoni posteriori. Qui le informazioni salgono direttamente verso il tronco encefalico ipsilateralmente e senza fare alcuna sinapsi!
- Le informazioni sensoriali giungono così al talamo e alla corteccia, per generare sensazioni somatosensoriali coscienti; inoltre, i neuroni afferenti emettono anche collaterali che fanno sinapsi nella sostanza grigia del MS con i motoneuroni, al fine di generare risposte riflesse.
Le fibre afferenti, lungo il corso ascendente verso la corteccia, subiscono modulazioni a tutti i livelli da parte di informazioni discendenti, in particolare dalla corteccia stessa e dalla FR. Tali modulazioni sono in grado di modificare significativamente l’afferenza sensoriale: in particolare, il talamo rappresenta un’importante stazione di ritrasmissione (o nucleo di relais) per tutte le info sensoriali afferenti. Tali info forniscono anche collaterali alla FR, che vengono integrate con altre info per regolare lo stato generale di vigilanza e di coscienza per l’elaborazione delle sensazioni.
È anche interessante notare che c’è una segregazione delle info tattili e propriocettive nei condotti posteriori, nei nuclei bulbari e nel talamo, nonostante esse siano ritrasmesse in stretta vicinanza.
Per esempio, nel talamo si riconoscono il nucleo ventrale posteriore, che riceve soprattutto afferenze cutanee, e una suddivisione superiore che riceve prevalentemente afferenze propriocettive.
- Suddivisione delle informazioni tattili e propriocettive: al loro arrivo alla corteccia, le afferenze raggiungono principalmente l’area 3, che è ulteriormente suddivisa in area 3a e 3b. L’area 3b riceve tutte le afferenze cutanee, mentre la 3a quelle propriocettive. Da qui poi informazioni tattili proseguono prevalentemente verso l’area 1, mentre quelle propriocettive verso la 2. Oltre a tali analisi c’è anche un contingente di fibre che dal talamo raggiunge direttamente le aree 1 e 2, mantenendo una certa segregazione tra tatto e propriocezione.
- Criterio di organizzazione colonnare: si tratta di piccoli volumi di corteccia che attraversano radialmente i vari strati corticali, elaborando un determinato tipo di info. In particolare, in S1 le colonne rappresentano le afferenze provenienti dai recettori a RA o a LA. All’interno di ciascuna colonna, si creano circuiti locali che permettono all’informazione afferente di essere elaborata, integrata con le info provenienti da cellule e colonne circostanti, per poi essere inviata ad altre aree corticali, oppure al di fuori della corteccia.
- Livello di organizzazione topografico: in S1 è presente una mappa somatotopica che riproduce la superficie corporea. Le dimensioni di ciascuna parte del corpo rappresentata sulla mappa sono determinate dalla densità dei recettori che sono presenti nei diversi distretti corporei. Ne risulta una figura umana, detta homunculus sensoriale, in cui in particolare le mani (analisi tattile fine) e il distretto orofaciale (elaborazione di stimoli importanti per nutrizione, fonazione e mimica) sono molto più rappresentate di altre.
Esempio: la discriminazione tra 2 punti è una misura della sensibilità tattile.
I campi recettivi dei neuroni somatosensoriali tendono a diventare sempre più grandi e complessi man mano che l’elaborazione procede lungo la via sensoriale. Inoltre, si osserva una progressiva convergenza dei segnali presinaptici su neuroni postsinaptici, con aumento di dimensione dei campi recettivi delle cellule e maggior complessità della loro risposta.
- Le informazioni giungono poi alla corteccia SII, posta ventralmente a S1. Anche in quest’area c’è segregazione di info tattili e propriocettive, ma il tipo di analisi sensoriale è più complessa. I campi recettivi sono grandi e possono essere bilaterali, rispondendo alla stimolazione di entrambi gli arti, grazie a info provenienti dalla corteccia controlaterale attraverso il corpo calloso. In quest’area sono dunque mappati entrambi i lati del corpo, ed essa è indispensabile per estrarre le caratteristiche complesse degli oggetti, come la forma, e subisce modulazione da parte dell’attenzione.
- Le caratteristiche di risposta dei neuroni dipendono dalle loro connessioni; posteriormente alla circonvoluzione postcentrale si trova l’ampia corteccia parietale posteriore, formata da lobulo parietale superiore (aree 5 e 7 di Brodmann) e dal lobulo parietale inferiore (aree 39 e 40). L’area 5 riceve afferenze sia tattili sia propriocettive e monitora i segnali afferenti durante i movimenti attivi; l’area 7 riceve anche afferenze visive, rappresentando un luogo importante d’integrazione multisensoriale. Inoltre, ulteriori connessioni con aree presenti nella profondità del solco intraparietale permettono di integrare info tattili con quelle visive presenti in prossimità delle mani e del volto, contribuendo alla definizione dello spazio peripersonale (quello vicino al corpo). Queste aree sono quindi importanti nel mantenimento della coscienza del corpo e dello spazio circostante.
Lesioni di queste aree possono dar luogo a: negligenza spaziale unilaterale intracorporea ed extracorporea [inconsapevolezza degli stimoli somatosensoriali o comportamenti anomali nei confronti della parte del corpo controlaterale alla lesione, come se essa non esistesse (personal neglect) o non gli appartenesse (somatoparafrenia)] e atassia ottica (alterazione della capacità di raggiungere oggetti nello spazio).
La corteccia somatosensoriale è plastica: l’allenamento alla discriminazione sensoriale può espandere la rappresentazione delle dita interessate. In caso di amputazione di un dito, la sua area di rappresentazione viene progressivamente occupata dalla rappresentazione delle dita vicine → vedi caso dell’arto fantasma: l’amputazione di un arto può causare la sensazione che esso esista ancora. E se si tocca il viso al soggetto amputato egli si sentirà toccato sull’arto mancante.
Continua a leggere:
- Successivo: SISTEMA NOCICETTIVO
- Precedente: SISTEMA SOMATOSENSORIALE
Dettagli appunto:
- Autore: Viviana Cesana
- Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Fondamenti Anatomofisiologici dell'Attività Psichica
- Esame: Fondamenti Anatomofisiologici dell'Attività Psichica
- Docente: Nadia Bolognini
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Il riconoscimento della bellezza. Basi neurofisiologiche del piacere estetico
- Neuropsicoanalisi e sogni - Neuroscienze e Psicoanalisi possono collaborare?
- I neuromiti nel giornalismo: dalle scoperte scientifiche alla loro divulgazione
- Le neuroscienze applicate alle funzioni musicali
- Psicologia della Vibrazione, dal suono alla trasformazione.
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.