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IL SETTORE TERZIARIO


Fino a pochi anni fa era considerato un settore residuale rispetto ad agricoltura e industria. Tutti i Paesi hanno avuto negli ultimi decenni un incremento percentuale degli occupati nel settore terziario accompagnato da una diminuzione degli occupati nel settore agricolo. Nei paesi ad economia avanzata il forte incremento percentuale degli addetti nel settore terziario ha portato a definire l’attuale fase di sviluppo come terziarizzazione dell’economia, però la produzione industriale non si è ridotta, ma è solo mutata l’organizzazione del processo produttivo. Tra i servizi dedicati alle imprese figurano: attività di progettazione, di ricerca applicata, di telecomunicazioni, di logistica, di pubblicità, di marketing, ecc. Tra le conseguenze dell’automazione è richiesto in tutti i paesi sviluppati alla forza lavoro un elevato livello di scolarizzazione. Si utilizza solitamente una classificazione funzionale delle varie parti del terziario:
a) servizi per le famiglie:  destinati al consumo finale ad esempio il commercio al minuto, servizi turistici, servizi per la cura della persona, servizi di riparazione e manutenzione(meccanici, idraulici);
b) servizi per la collettività: suddivisibili in infrastrutture sociali(Pubblica Amministrazione, giustizia, difesa, sicurezza, servizi per la salute, istruzione, servizi sociali e culturali) e in infrastrutture di trasporto e comunicazione che assicurano la circolazione di merci, persone, informazioni e denaro;
c) Servizi le imprese: tradizionali (trasporti privati) e avanzati (ricerca applicata, logistica, marketing);
d) Attività quaternarie: non sono propriamente servizi ma attività di comando, decisione, pianificazione, orientamento politico e culturale, ad esempio il governo politico e la direzione delle grandi società industriali aventi una funzione strategica per lo sviluppo del sistema economico.
I servizi per le famiglie essendo variabile dipendente del reddito disponibile, si localizzano in funzione della distribuzione della popolazione e quindi nei luoghi più densamente abitati. Tra tali servizi il più importante è il commercio, dal punto di vista occupazionale. C’è la sostituzione del piccolo commercio poco specializzato (alimentari, vestiario, articoli per la casa, ecc) dalla grande distribuzione (supermercati, ipermercati) che dal punto di visto localizzativi privilegia le aree suburbane e quelle extra urbane arteriali o nodali rispetto alle localizzazioni tradizionali nei centri storici delle città. Invece l’offerta di beni voluttuari come i servizi per la persona, lo svago, il tempo libero, ecc essendo altamente sensibili ai mutamenti della moda, si tratta di un’offerta non facilmente concentrabile ne standardizzabile.
I servizi per la collettività sono un importante indicatore dello sviluppo economico di un Paese; la loro localizzazione dipende in larga misura dalla distribuzione della popolazione ma a differenza dei servizi per le famiglie, non è necessariamente legata alle possibilità individuali di spesa: infatti lo Stato può fornire questi servizi a prezzi politici o gratuitamente quando sono ritenuti necessari per un equilibrato sviluppo economico e sociale delle collettività. Le aree privilegiate per le nuove localizzazioni sono quelle già sviluppate. I governi a ispirazione neoliberalista tendono a privatizzare i servizi collettivi, quelli che si ispirano a politiche di assistenza sociale tendono a fornirli a costi contenuti. Nei paesi del Sud del mondo sono normalmente poco diffusi e di qualità mediocre.
I servizi per le imprese sono presenti massicciamente solo nei paesi economicamente avanzati. Si distinguono in tradizionali (tenuta della contabilità ecc) e innovativi (servizi di ricerca e sviluppo, ricerche di mercato, logistica). Poi si distinguono servizi espliciti prodotti da unità esterne rispetto alle imprese che li utilizzano e impliciti sono prodotti internamente all’impresa. L’insieme dei servizi espliciti e impliciti rivolti a elaborare, immagazzinare, scambiare e controllare l’informazione si configura oggi come una risorsa strategica fondamentale per le imprese nel senso che gli altri circuiti (della produzione, del denaro) dipendono sempre più da esso. La crescita del settore terziario non deve essere intesa in opposizione all’evoluzione dell’industria, ma di un’osmosi piuttosto che una crescita contrapposta. Per quanto concerne i servizi espliciti, si giustificano per gli elevati costi di alcuni servizi e si è ricorso all’esternalizzazione verso imprese specializzate che garantiscono anche una maggiore efficacia. Un discorso a parte invece merita l’adozione di innovazioni organizzative o tecnologiche introdotte utilizzando imprese esterne: la consulenza informatica, gestionale, di marketing, di ricerca e sviluppo ha creato un settore dei servizi avanzati per le imprese con aziende risolutrici globali dei problemi dell’impresa aventi per clienti sia le PMI che le grandi imprese. Nei casi in cui il ricorso a certi servizi risultava temporaneo o poco inerente al settore produttivo dell’impresa si è preferito l’utilizzo di un servizio esplicito. (ad esempio operazioni di giardinaggio, ristorazione, pulizia sono oggetto molto spesso di appalti esterni).
Le attività quaternarie vanno intese come il cervello del sistema,  comprendono le sedi decisionali superiori della PA, del governo politico, del potere militare, dei grandi partiti e sindacati, le principali istituzioni finanziarie (banche centrali e borse), le principali università, i grandi centri della cultura religiosa, la direzione dei mass media. L’attività quaternaria si concentra in pochissime grandi metropoli, in alcuni Stati esiste un decentramento delle funzioni quaternarie in più città (Milano e Roma, San Paolo e Brasilia), dipendente dalla separazione tra centri specializzati nell’attività politica e centri specializzati nell’attività economica. In alcuni casi il quaternario può esercitare un’influenza mondiale, infatti pur avendo ogni Stato il proprio settore decisionale, in alcuni paesi il quaternario può avere un’influenza che travalichi le frontiere nazionali per condizionare le scelte di altri Paesi (ad esempio un centro finanziario come Londra, o le conoscenze scientifiche che si diffondono da centri di ricerca di Boston), tali città sono dette città globali. In altri casi il quaternario può esercitare un’influenza su scala regionale (è il caso del quaternario brasiliano). 

Tratto da GEOGRAFIA DELL’ECONOMIA MONDIALE di Fabio Porfidia
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