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Le cittadelle ipertecnologiche ed iperelettroniche


CITTADELLE IPERTECNOLOGICHE ED IPERELETTRONICHE. Anche le città globali hanno i loro avamposti. Sono città basate su strutture specialistiche con funzioni di comando a larghissimo raggio; in altre parole è come se fossero pezzi tecnocraticamente più pregiati che si staccano dalle città globali per costituire sterili e sofisticate cittadelle. Due sono i casi che meritano attenzione.

- Le cittadelle tecnopolite giapponesi.
- Il corridoio rurale Secaucus, nel New Jersey. Una frammentazione così enorme da far perdere a questa zona persino i connotati di luogo. Questo corridoio è dal 1998 la capitale statunitense della moneta elettronica, lungo il quale vengono gestite e controllate tutte le operazioni che passano attraverso i bancomat.

ANTEFATTI STORICI DELLA GLOBALIZZAZIONE. Queste cittadelle sono l'avanguardia, la frontiera urbana avanzata della globalizzazione. Ma le radici del processo globale risalgono alla Mesopotamia del 2000 a.C. anche se il primo riuscito tentativo di costruzione di una rete globale con controllo politico, militare, mercantile dei territori, degli uomini e delle risorse risale all'Antica Roma. Emblematici sono infatti gli assi di collegamento sulla terraferma che l'Impero Romano realizzò e la realizzazione della cartografia circostanziata che permetteva una visione chiara dei territori conquistati. L'opera più geniale dei romani fu proprio il nesso fortissimo tra questi due elementi.

Tratto da GEOGRAFIA DELLE CITTÀ GLOBALI di Gherardo Fabretti
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