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Interesse, potere, spazio e distanza in geopolitica

Interesse, potere e tempo in geopolitica

1. l’ intensità degli interessi diminuisce con la distanza in modo differenziato a seconda del tipo di interesse e del livello di potenza disponibile. La riduzione degli interessi con la distanza è più accentuata per quelli di sicurezza, mentre è minore per quelli economici, nei cui confronti anzi la distanza può agire in modo anche contrario
2. il potere si irradia sempre da un centro verso la sua periferia: a mano a mano che si allontana dal centro, il potere subisce un attrito, che si può attribuire al costo dei trasporti. Man mano che lo spazio di dominio si estende, si modifica anche la densità sia di presidio dei confini sia di controllo del territorio:
- le capacità di proiezione di potenza esterna dipendono molto dalla tecnologia: determinante è la capacità di riduzione non solo dei costi, ma anche dei tempi di trasporto
- i costi per il controllo dei confini e del territorio aumentano in modo rilevante con l’ estensione delle zone d’occupazione, a meno che la tecnologia e le modalità di organizzazione e di sfruttamento del territorio non li compensino
- le 2 considerazioni precedenti sono fondate sul presupposto dell’ omogeneità dello spazio. In realtà, spazio e distanza non sono omogenei: ciascuna zona costituisce un attrattore specifico d’interessi, differente da qualsiasi altro. L’influenza della distanza dipende dalle vie di comunicazione, dai mezzi di trasporto e dal loro costo aria con la tecnologia e dipende anche dalla “geografia volontaria” (ponti, canali, gallerie, …), in misura spesso maggiore che da quella naturale.

Tratto da GEOGRAFIA POLITICA ED ECONOMICA di Elisa Bertacin
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