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Popolazione e ambiente

L’attuale distribuzione della popolazione è il risultato finale, come già si detto, non tanto dei condizionamenti imposti dall’ambiente naturale, ma delle risposte che l’uomo ha dato nel corso dei secoli in relazione al modo più razionale si sfruttare l’ambiente quando questo è ricco di elementi favorevoli o di superare i suoi  inconvenienti in caso contrario. In questo plurisecolare processo di decisione sono certamente intervenuti i fattori fisici, ma a fianco di altri propriamente umani. Tra questi sono certamente di fondamentale importanza quelli economici, sociali e politici, tutti in modo varie e spesso interconnesso, hanno influito sulla distribuzione della popolazione in infiniti modi che gli storici della demografia hanno studiato con attenzione. Ad esempio dal punto di vista economico è già stata ricordata la fondamentale importanza di quanto, in termini di modelli di vita, come l’agricoltura o la pesca in tempi passati o di risorse naturali in tempi più recenti intorno ai quali gli uomini hanno potuto organizzare la loro vita sociale. A partire da una certa dispersione provocata da modelli agricoli tradizionali, si è passati alla concentrazione intorno alle attività industriali e soprattutto al settore dei servizi che incontrano nelle grandi città l’espressione geografica più idonea per il loro sviluppo. Quando iniziò la prima rivoluzione industriale in Europa all’inizio del diciannovesimo secolo la popolazione urbana nel mondo raggiungeva malapena il cinque percento della popolazione totale. Un secolo più tardi essa si avvicinava la quindici per cento e nel 1950 aveva superato il trenta per cento. Nel 1980 più del quaranta per cento della popolazione mondiale era urbana, con una divisione tra paesi sviluppati (con un settanta per cento della loro popolazione classificata come urbana) e paesi sottosviluppati (con un trenta per cento). 
Alle soglie del terzo millennio circa l’ottanta per cento dei paesi sviluppati è urbana così come poco meno un quaranta per cento di quelli sottosviluppati. Secondo una recente proiezione delle Nazioni Unite si stima che entro una generazione la popolazione urbana in America anglosassone, Europa, America latina ed Oceania si stabilizzerà intorno all’ottantacinque per cento mentre in Asia ed in Africa raggiungerà il cinquantacinque per cento di quella totale. La tabella n° 5 mostra la recente evoluzione di tale fenomeno disgregata per grandi regioni. Come si può osservare, in tutte le parti del mondo il processo di urbanizzazione continua a svilupparsi riducendo via via le differenze tra zona e zona di vent’anni fa. Comunque anche oggi si può notare una correlazione abbastanza chiara tra livello di sviluppo e processo di urbanizzazione. In America settentrionale ed Europa occidentale la popolazione urbana supera l'ottanta per cento del totale. In Oceania, America latina e Federazione Russa si colloca intorno al settantacinque per cento, mentre il resto del mondo si attesta su valori più ridotti, compresi tra un cinquanta ed un trentuno per cento. 
In linea generale è chiaro che esiste una corrispondenza diretta tra sviluppo economico ed urbanizzazione e ciò anche in relazione al fenomeno della terziarizzazione dell’economia, ma non bisogna generalizzare troppo perché, ciascun paese e ciascun sistema urbano ha delle connotazioni particolari e proprie ed una sua specifica realtà economica e sociale. La tabella n°6 evidenzia l’evoluzione della situazione delle città con oltre un milione di abitanti in varie regioni del mondo negli ultimi quarant’anni. Come si può osservare mentre queste sono quasi quadruplicate la popolazione in essa contenuta è aumentata di oltre quattro volte e mezzo. Questo eccezionale sviluppo si riscontra soprattutto nelle aree del terzo mondo dove, a parte l’elevato tasso di crescita naturale della popolazione, si aggiunge l’esteso fenomeno dell’esodo rurale, o immigrazione di massa dalle campagne alle città, il che in molti paesi ha creato gravi problemi. 
Grandi differenze esistono anche tra paesi e paesi di uno stesso continente o di una stessa grande regione geografica. La tabella n° 7 mostra la percentuale di popolazione urbana in alcuni rappresentativi paesi del mondo. Al di là di casi eccezionali, come quello del Kuwait, che è praticamente una città stato (ma nel mondo vi sono altri esempi di tal genere relativi a paesi di piccole dimensioni, come ad esempio il Principato di Monaco) gli indici più elevati di popolazione urbana corrispondono ai paesi più sviluppati, così come quelli più bassi a quelli sottosviluppati, specialmente africani.

Tratto da GEOGRAFIA POLITICA ED ECONOMICA di Filippo Amelotti
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