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Le faglie

Tipologia del paesaggio connesso alla presenza di faglie attive e inattive

Nel caso di faglie ad elevata velocità evolutiva si osserva un rapido incremento del rilievo (blocco sollevato) e l’aggradazione continua dei conoidi per compensare il nuovo spazio creatosi. I fondovalle sono molto stretti e in rapido approfondimento e le faccette triangolari molto ben sviluppate lungo il margine pianura-rilievo che appare con andamento rettilineo.

Nel caso di cessazione dell’attività tettonica il reticolato idrografico raggiunge una condizione di equilibrio con sviluppo nel tratto a valle di una pianura alluvionale ad andamento regolare (platea sepolta di erosione) e di inselberg. I fondovalle sono relativamente ampi e i conoidi pedemontani si innestano all’interno delle valli risalendole. Il margine è sinuoso e privo di faccette triangolari.
Le platee sono spianate di erosione coperte da depositi ad esempio alluvionali

Evoluzione di una scarpata di faglia

A: fagliazione superficiale e sviluppo della scarpata lineare.
B: ulteriore movimento della faglia e migrazione verso monte del ciglio della scarpata a formare la cresta del riluevo.
C, D: le incisioni vallive, strette (a “v”) e in rapido approfondimento, intaccano il blocco in sollevamento. Il rilievo si solleva a velocità maggiore di quella a cui operano i processi di erosione. Ulteriori movimenti della faglia mantengono rettilineo il limite rilievo-pianura. Si sviluppano faccette triangolari e trapezoidali.
E: diminuisce l’attività della faglia, il rilievo si abbassa per la > velocità dell’erosione, il limite pianura-rilievi assume un andamento sinuoso.
In taluni casi la riattivazione gravitativa di antiche faglie può dare origine a scarpate di faglia del tutto analoghe a quelle generate da faglie attive (meccanismo genetico degli sdoppiamenti di cresta con riattivazione gravitativa di faglie).
Le scarpate di faglia e le superfici di distacco gravitativo presentano molte analogie dal punto di vista morfologico. Le tecniche di indagine delle scarpate di faglia (“paleosismologia”) ben si adattano anche allo studio delle scarpate gravitative.

Tratto da GEOMORFOLOGIA E RILEVAMENTO GEOLOGICO di Marco Cavagnero
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