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La Sala Paolina - Castel Sant'Angelo -


La Sala Paolina era un salone di rappresentanza dell’appartamento papale. Quindi, è l’ambiente più prestigioso del Castello. La decorazione si estende dappertutto, dalla volta alle pareti, dal basamento alle strombature delle finestre. Nel rettangolo al centro della grande volta, tra due ovati in stucco con divinità marine, una ghirlanda racchiude lo stemma di Paolo III, da cui la sala prende il nome. Una fitta ma ritmata di stucchi e di affreschi si dirama per tutta la volta su cui vi sono sei riquadri rettangolari con le storie di Alessandro Magno e quattro pannelli decorati a grottesche su fondo d’azzurro. Lungo la cornice d’imposta della volta, altre targhe ovali in stucco con divinità marine, si alternano a pannelli rettangolari con uccelli, putti, gigli farnesiani e al centro delle pareti lunghe due stemmi di Mario Ruffini, vescovo di Sarno e “castellano” del Castello.
Le pareti invece sono ritmate pittoricamente da una finta architettura di colonne binate e di nicchie. Tra le colonne, cinque grandi riquadri dipinti a monocromato riprendono e proseguono le storie di Alessandro Magno: nelle nicchie quattro statue dipinte rappresentano le virtù cardinali. Nei sei sovrapporta, coppie di figure allegoriche sono adagiate sull’architrave e sono sormontate da tondi a marmo con storie di San Paolo. Al centro delle pareti brevi, corrispondono le figure dell’imperatore Adriano e dell’arcangelo Michele.

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