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Fattori economici nel comportamento politico


Come hanno messo in evidenza i marxisti, i mezzi di produzione e le loro modificazioni sono fattori particolarmente importanti nel determinare il comportamento politico. I sistemi politici influenzano a loro volta i modelli delle attività economiche c’è una mutua e reciproca interazione tra il sistema politico e quello economico. Da un lato il desiderio di ottenere profitti economici è un forte incentivo a tentare di modificare il sistema internazionale. La distribuzione del potere tra gruppi e stati è un fattore importante che determina la struttura delle attività economiche e quali attori trarranno maggior vantaggio dalla divisione interna o internazionale del lavoro. Dall’altro, la stessa distribuzione del potere poggia in definitiva su una base economica e nel momento in cui le fonti e le basi della ricchezza si modificano, in seguito a mutamenti dell’efficienza economica, dell’ubicazione delle industri e delle vie degli scambi commerciali, si verifica necessariamente una corrispondente redistribuzione del potere tra i gruppi e gli stati. La lotta per il potere e il desiderio di ottenere profitti economici sono inestricabilmente connessi.
In un mondo in cui vi è scarsità di risorse, il problema fondamentale della politica interna e internazionale consiste nella distribuzione del surplus economico disponibile, ossia delle merci e dei servizi prodotti in eccesso rispetto ai bisogni di sussistenza della società. I gruppi e gli stati cercano di controllare e realizzare le relazioni e le attività economiche in modo da fare aumentare le proprie quote relative a tale surplus.
Sono i mutamenti di 3 ampie categorie di fattori economici a spingere uno stato a espandersi e a tentare di modificare il sistema internazionale:
in primo luogo qualsiasi sviluppo che provochi un aumento delle economie di scala costituirà un forte incentivo all’espansione. Un mutamento in campo economico che prometta un reddito maggiore o una riduzione dei costi tramite un aumento della scala dell’organizzazione economica costituisce un forte incentivo a produrre questi aumenti di efficienza mediante una espansione economica e territoriale. I cambiamenti più importanti nelle economie di scala sono quelli che influenzano la produzione di beni pubblici o collettivi.
L’internalizzazione delle esternalità. Le esternalità sono benefici o costi che ricadono sugli attori politici per i quali non è previsto pagamento o risarcimento. In caso di esternalità positive il sistema politico tenta di aumentare il proprio controllo sul sistema internazionale in modo da costringere la parte beneficiata a pagare delle tasse in cambio dei benefici ricevuti. In caso di esternalità negative il sistema politico cerca di incorporare quegli individui che ne sono responsabili e di costringerli a desistere dalle loro attività o a pagare degli indennizzi per i costi inflitti al sistema politico.
Diminuzione del tasso dei profitti: perché la crescita economica continui tutti i fattori di produzione devono necessariamente aumentare in uguale proporzione. Se un fattore di produzione rimane costante e se non si verifica alcun progresso tecnologico il tasso di crescita della produzione diminuisce.

Il ruolo fondamentale svolto dai fattori economici ha spinto studiosi a costruire teorie. 2 sono significative: la prima è l’economia istituzionale neoclassica degli studiosi della nuova storia economica, la seconda è il marxismo. Condividono l’idea base che il cambiamento socio-politico può essere spiegato unicamente in termini di fattori economici endogeni; vale a dire che le variabili rilevanti ai fini delle spiegazioni dei cambiamenti sono primariamente economiche e che fanno parte del funzionamento del sistema economico.

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