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La capacità di accoglienza e la pianificazione turistica


è il quadro teorico di riferimento a partire dal quale, fissati gli obiettivi, la massima capacità di accoglienza ammissibile sarà individuata dal vincolo che per primo agirà, ma non limite assoluto, ma un indicatore delle soglie critiche. Oltre ai costi di congestione, il modello deve considerare altre tre categorie: i costi correnti, cioè le spese operative atte a ridurre, modificare o eliminare gli effetti avversi della congestione, i costi di investimento, pianificati per espandere ulteriormente i margini di capacità riducendo i tempo di frequentazione e i costi da danno ambientale, legati a una eccessiva concentrazione degli utenti che provoca un danno irreversibile alla risorsa. I primi due sono comuni all’uso di qualsiasi bene, mentre la terza è specifica della risorsa destinazione. Il punto ottimo è rappresentato dall’eguaglianza tra costi marginali e benefici marginali si eguagliano, garantendo il godimento del più elevato livello di benefici raggiungibile, ma non è detto sia anche un punto di equilibrio (cioè punto dove non c’è convenienza sociale a spostarsi), poiché i soggetti che sopportano i costi della sua conservazione (che tenderebbero a limitare l’utilizzo a un livello d’uso inferiore, oltre il quale i costi cominciano a crescere sensibilmente) non necessariamente coincidono con i soggetti che ne ricevono i benefici (che opterebbero per una sua ulteriore espansione nel punto in cui i benefici totali sono massimi). Il punto di ottimo potrà diventare anche un punto di equilibrio solo se esiste un soggetto pubblico che abbia il potere e la capacità di equidistribuire su tutti i gruppi sociali coinvolti i vantaggi derivanti dall’utilizzo dell’attrattore e di ottenere il consenso. È utile per indirizzare gli sviluppo desiderati per l’area, che differiscono in base all’utilizzo previsto e alla destinazione in relazione alle sue caratteristiche fisiche, al tipo e al livello d’uso, che varieranno anche con il passare del tempo anche all’interno di una medesima area: darà così non funzioni obiettivo, ma scenari ammissibili in relazione agli obiettivi, riservando la scelta ottimale a una decisione di natura politica.

Tratto da I CONCETTI CHIAVE DELL'ECONOMIA DEL TURISMO di Elisabetta Pintus
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